Lavazza sceglie Sutri per il nuovo spot con un protagonista d’eccezione: Andre Agassi. Sì, Agassi: il mito, la leggenda del tennis, il sei volte numero al mondo e uno dei magici quattro (tra cui, curiosità, la moglie Steffi Graf, oltre che Serena Williams e Rafa Nadal) che hanno conquistato il Golden Slam (i quattro tornei del Grande Slam e un oro olimpico). L’aveva annunciato Agassi stesso qualche settimana fa sul suo profilo Instagram di trovarsi nella cittadina della Tuscia senza dare però troppe spiegazioni. ”Welcome to Sutri”, aveva scritto sotto un breve video delle riprese in corso. Adesso, invece, la partnership con Lavazza (unico brand food & beverage al mondo, partner di tutti i quattro tornei del Grande Slam) è ufficiale ed è stata annunciata durante l’apertura degli Us Open a New York lo scorso 30 agosto con la presentazione della campagna ”I’m back” di cui il campione è protagonista.
Nello spot, Agassi sorseggia un caffè a piazza del Comune e, alla vista di un ragazzino, ripercorre la sua carriera sui campi da tennis. In una manciata di secondi, eccolo bambino, poi grande, quando è salito sul tetto del mondo diventando una ”rockstar della racchetta” (parole di un altro mito, John McEnroe) con quella criniera in testa (che solo dopo si è scoperto essere solo una parrucca) e quei completi colorati anche a Wimbledon, dove il dress code è bianco e non si discute. E dopo l’amarcord, si materializza a Sutri proprio quell’Andre Agassi. Stessa fascia, stessi capelli e stesso look. Un balzo sulla sedia del bar (sempre a piazza del Comune), poi l’urlo che squarcia la tranquillità del paese e lascia sbigottita un’altra cliente del locale: ”I’m back!” (sono tornato!), grida. E alla fine il barista fa spallucce e spiega: ”Fa sempre così”.
Quello girato a Sutri è il primo spot che vede l’ex tennista in veste di testimonial ufficiale Lavazza. E così, grazie all’azienda italiana, dopo dieci anni di assenza (si è ritirato nel 2006 e da quel giorno non ci aveva più messo piede nemmeno da spettatore), Agassi torna all’Arthur Ashe Stadium. Un ritorno che ha il sapore sì di caffeina, ma anche di beneficenza. Quest’anno, infatti, per ogni bevanda a base di caffè venduta durante gli Us Open nei due bar Lavazza sul luogo di gara, il brand torinese, con il sostegno della Usta Foundation, devolverà un dollaro alla Fondazione Andre Agassi, impegnata nel trasformare il panorama educativo e dare nuove opportunità ai bambini.
”Ho messo subito in chiaro che non cercavo altre cose da fare e abbiamo subito trovato un’intesa – ha detto il campione all’Ansa -, è stata un’esperienza meravigliosa. Sono davvero curioso di vedere cosa avranno in serbo per noi i prossimi anni – prosegue – e molto orgoglioso di collaborare con Lavazza, un’azienda che non solo condivide la mia passione per il tennis, ma anche l’impegno etico per la giustizia sociale”.