I gamberi coi baffi
Ad un certo punto ci si invecchia, o si diventa grandi ecco; e alcune cose non si capiscono più. Il meteo non è quello d’una volta. La pizza mia nonna la faceva meglio. E pure la musica, ragazzo mio, mi sa tanto che oramai ha dato ciò che doveva dare.
Già, le note, figliolo. Sono sette in tutto e gira gira, intreccia e sovrapponi, il rischio è che le combinazioni si esauriscano. E allora giù a inserire nei brani cosette elettroniche, voci metalliche e pettinature alla moda del momento (ai miei tempi erano più belle, però). Un susseguirsi di trovatelle che conducono giocoforza allo stesso risultato. Che si divide in: A) Io questa l’ho già sentita. B) Sti fregni so’ tutti uguali. Talmente tanto alternativi da diventare quotidiani, identici.
Poi però ci pensi meglio, riascolti le cose, e ti rendi conto che (forse) non sono loro, ma sei tu quello sbagliato. Quello vecchio, appunto. Perciò, che i giovani ascoltino le loro cose, che sicuramente le capiscono e le accettano e le pesano meglio degli adulti (ari-forse).
Tutto questo preambolo, comunque, per arrivare a dire cosa? Un attimo, che quasi ci siamo. È che l’argomento piace e parlarne anche dai più. Per dire, andiamo al dunque, che venerdì a Bassano Romano suonano due di queste realtà parallele di difficile comprensione per chi, come noi, ha abbandonato i trenta da ormai troppo.
L’apertura della serata è affidata ai Terzo piano, che non sono amministratori di condominio ma piuttosto quattro bravi ragazzi che stanno affrontando lo Stivale nel loro “Super super” tour.
Al cambio di palco toccherà invece ai gamberi coi baffi, o meglio ai Moustache prawn, che a giudicare dal tifo interattivo che si portano dietro (click, visualizzazioni, ed altre diavolerie moderne) sono famosi forte.
“I Moustache Prawn continuano a portare in giro, dopo centinaia di concerti, il loro disco ‘Erebus’ – dicono quelli di MArte Label – uscito nel febbraio 2015 per l’etichetta Piccola bottega popolare. Dopo essere stati tra i protagonisti in numerosi appuntamenti italiani ed internazionali si preparano a sbarcare per un tour in Giappone.
Noi, gli anziani
“Erebus” è un disco complesso, una storia di fantasia, una dichiarazione di impegno sociale, un grido di protesta e soprattutto tutte queste cose contemporaneamente. Nonostante la pretesa non fosse quella di creare un’opera, i legami che ci sono tra storia e brani, tra testi e musica lo rendono certamente un concept-album, con una narrazione ed una filosofia assolutamente personali”.
E sarebbe fico sapere cosa ne pensa Monina, nel bene e nel male (che ben albergano a coppia in lui). I concerti partiranno alle 21, la location invece è “La casa di Emme”, in via della Stazione.
Buon divertimento. E se siete rinco come noi restate pure a casa.
