Bottiglie di vetro e lattine di birra abbandonate in mezzo ai prati, mozziconi di sigarette spente gettati sull’asfalto, cartacce, murales e graffiti che poco hanno di artistico che imbrattano i muri antichi e ricchi di storia del centro della città. Sporcizia, degrado e inciviltà che si allungano per le strade di Viterbo come nuvoloni neri nel cielo durante i temporali estivi.
Non è uno scenario distopico ma la dura realtà che è sotto gli occhi di tutti i viterbesi. Chi mai potrà fermate tutto questo, se nemmeno le istituzioni riescono a porvi rimedio? Da quasi due anni c’è chi ha deciso di non arrendersi a questa avanzata del brutto e dello sporco e per amore della propria città ha deciso di scendere in campo personalmente. Per fare i fatti.
Non parliamo di qualche supereroe della Marvel ma dei volenterosi ragazzi di Viterbo Clean Up. Nata dalla mente di Fabrizio Rocchi – che forse per corporatura e altruismo ricorda più il Superman della DC Comics – si tratta di un gruppo di volontari che con palette, sacchetti e pennelli alla mano ha deciso di dichiarare guerra all’incuria e al malcostume nelle strade della città e della provincia.
”Tutto è nato con la pagina Facebook nel 2014 – racconta Fabrizio – Ero stanco di vedere le nostre strade sporche e maltrattate e con un gruppo di amici ci siamo organizzati per ripulirle , spinti soltanto dall’amore per la città, nelle domeniche che avevamo libere dal lavoro. Mettevamo poi tutte le foto su internet per sensibilizzare la gente al rispetto dell’ambiente e del posto in cui viviamo e piano piano, da quei quattro gatti che eravamo, siamo arrivati a quasi 2500 iscritti”.
”Il nostro gruppo – continua – non ha persone fisse, chiunque può partecipare, basta che ci contatti sulla pagina e noi gli faremo sapere luogo e orario degli eventi del gruppo. Di solito quando facciamo qualcosa non siamo mai meno di quattro ma intorno a tutto quello che abbiamo fatto finora hanno ruotato quasi 50 persone”.
E sono state tante le cose che hanno fatto questi volontari: dalla ripulitura delle fontane, ultima quella di Porta San Pietro ”ma solo l’area attorno – specifica Rocchi – le fontane sono monumenti storici e noi non abbiamo le competenze per pulirle, ci tengo a dirlo perché alcuni organi di stampa hanno fatto un po’ di confusione”, alla pulizia dei marciapiedi (dall’ospedale Belcolle a Santa Barbara), al taglio delle erbaccie e la pulizia dei muri del centro storico ricoperti da murales – come lo scorso primo luglio in via San Lorenzo,dove hanno collaborato insieme alle guide turistiche cittadine- alle ‘missioni’ nella provincia come sulla Cimina, sulla Palanzana o sul lago di Bolsena.”
” Io è da poco che sono con loro nel gruppo – dice invece Irene – ma le soddisfazioni sono arrivate subito. Vedere gli occhi soddisfatti della gente quando ritrovano la strada finalmente pulita e i loro ringraziamenti sono emozioni impagabili. È un’esperienza che consiglio a tutti di fare, ma basta anche cominciare a rispettare la città dalle piccole cose”.
”Noi non siamo politicizzati – prosegue Rocchi- e ci tengo a sottolinearlo: sono benvenuti tutti nel nostro gruppo ma noi siamo completamente apolitici, i nostro colori sono solo il giallo e il blu della città”. E le prossime iniziative? ”Per ora pensiamo alle ferie – rispondono Fabrizio e Irene – poi se ne riparlerà come si dice qui da noi, dopo santa Rosa. Seguiteci sulla pagina Viterbo Clean Up e saprete tutte le novità”.