Il cantiere
Estate piena. La solidarietà non teme il caldo e tira dritta per la sua strada. Neanche al mare. Neanche a Tarquinia. Laddove sono appena iniziati i lavori di ristrutturazione dei locali dell’Avis, lì all’ospedale.
Detto così pare tutto facile e bello. Una tinteggiata qua e una spazzata là. In realtà però l’iniziativa è tosta e importante, una vera scommessa, in quanto la nuova sede ospiterà l’unità di raccolta del sangue dove potranno recarsi i volontari per effettuare la donazione.
E qui si arriva al dunque. Che non riguarda solo i lavoratori, e nemmeno solo i donatori. Qui il punto tocca ogni singolo cittadino, tarquiniese (soprattutto) e non. “L’associazione da sola non può farcela e chiede un sostegno economico alla popolazione”, l’appello. Da tenere bene a mente.
I locali in fase di restyling sono quelli che un tempo ospitavano il centralino e la portineria del nosocomio, passati nelle mani di Avis, canale Asl, lo scorso 19 luglio. Il 21 i volontari si erano già messi all’opera. Ma, come detto, non basta.
Una donatrice Avis
“I lavori devono terminare entro la fine di quest’anno – spiega il presidente, Massimiliano Bellini – per consentire ai donatori di usufruire nuovamente di un servizio di raccolta, sempre nell’area ospedaliera, che da troppo tempo è sospeso. Dobbiamo rifare il tetto e gli interni dei locali al fine di renderli idonei alle prescrizioni di legge. La spesa è di circa 50 mila euro. Chiediamo a tutti, donatori e non, di versare un contributo, di qualsiasi entità, per riattivare un servizio così importante per la città”.
I versamenti si possono effettuare sul conto corrente bancario intestato ad Avis Comunale Tarquinia, viale Igea 1 – 01016 Tarquinia (Vt) con causale “contributo Avis Tarquinia”. ,Banca Intesa San Paolo, Iban: IT25R0306973290100000000746. Si può richiedere la ricevuta del contributo effettuato per la sua deducibilità fiscale. Per qualsiasi informazione scrivere ad avistarquinia@tiscali.it.
