Dopo il sound etnico dei “Metro Brousse”, che hanno infiammato il cortile di Santa Teresa lo scorso sabato, arriva al festival “Di Voci e Di Suoni” l’attesissimo concerto di Simone Mor. Stasera, ore 21.30.
Chitarrista, polistrumentista, classe 1988, Simone Mor ha sviluppato la sua ricerca musicale rivolgendosi alla musica di qualsiasi luogo, epoca e contesto. Ha iniziato il suo percorso con la musica tradizionale e il blues, proseguendo con il rock, la musica classica e il flamenco.
Una componente fondamentale della sua musica è sicuramente quella etnica: vivendo e viaggiando in Spagna, Italia, Indonesia, Arabia Saudita e Marocco ha studiato flamenco, gamelan balinese, musica tradizionale saudita ed araba, musica afgana, musica Andalusì marocchina, ritmica e improvvisazione, canto armonico, musica afrocubana e balcanica.
Suona inoltre in diversi progetti di musica gamelan, balcanica, mediorientale, classica, jazz, tradizionale italiana, senza dimenticare il flamenco che porterà in scena a Caprarola.
Gli strumenti che Simone Mor suona sono chitarra (flamenco, classica, acustica ed elettrica), chitarra battente (strumento a corde tradizionale italiano), rubab afgano (strumento a corde persiano), dutar (strumento a corde dell’Asia Centrale) e armonica a bocca (cromatica e diatonica). Una particolarità di Simone Mor è il suo interesse per le lingue che studia e impara viaggiando: parla infatti italiano, spagnolo, inglese, francese, arabo e indonesiano.
Uno spettacolo poliedrico assolutamente da non perdere, insomma, quello che andrà in scena sempre stasera nel cortile di Santa Teresa.
Infine, il festival “Di Voci e Di Suoni” devolverà interamente il ricavato delle serate alle attività dell’associazione Amistrada, di cui Maurizio Bruziches è stato co-fondatore, che opera a Città del Guatemala a sostegno dei ragazzi e delle ragazze di strada.
Perché a Caprarola fanno sempre cose fighe?
Per "Di voci e di suoni" arriva Simone Mor, il polistrumentista poliglotta
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