Straordinariamente questa rubrica uscirà oggi, di mercoledì, per via del Ferragosto appena passato che ci ha costretti a rimanere a letto contro la nostra volontà (pare vero). Dalla prossima settimana si tornerà a regime normale, e cioè si tornerà a “Martedì Inquietologia”.
Talent Show
I talent show sono uno di quei rari argomenti che mi suscitano così tanto ribrezzo da non riuscire a parlarne sinteticamente, forse l’unico.
Tanto è il disgusto fisico che quella roba mi suscita che non so mai da dove iniziare, dovrebbe essere l’incubo di chiunque ami la musica, anche perché condensa il peggio di ogni aspetto ad esso legata: didattica, commercio, spettacolo etc.
Tendenzialmente se ne guardo casualmente un pezzo o anche solo ci penso mi escono solo bestemmie, unico modo per espellere efficacemente la sensazione di imbarazzo e fastidio.
È più o meno lo stesso effetto che mi fa Uomini&Donne o faceva Buona Domenica quando c’era il “salto con l’asta”, roba che vorresti non fosse mai stata inventata o non avere mai visto.
Un trash patetico divenuto classico. Insostenibile alla vista, impossibile da osservare con lo sguardo distaccato e ironico usato per la normale spazzatura culturale-televisiva.
”Accademia del karaoke” è credo la definizione distopica migliore che mi sia venuta in mente.
Ma la rabbia inespressa e inesprimibile rimane.
Questo e molti altri pensieri (tetri e non) di Fulvio Venanzini, si possono trovare sul suo blog “Inquietologia”, piattaforma WordPress