“Un tassello importante di un disegno riformatore che mira a ottimizzare le risorse umane presenti nell’ente di fronte processo di cambiamento delle Province e del loro ruolo voluto con la legge Del Rio”, lo dice il presidente della Provincia stessa (di Viterbo, logico) Mauro Mazzola, soddisfatto per la firma dell’accordo con i sindacati che interviene sull’assetto organizzativo dell’ente per renderlo rispondente alle nuove funzioni di “Ente di area vasta”.
Ancora Mazzola: “Quest’accordo giunge dopo un complesso percorso che ha preso le mosse dall’iniziale mappatura delle funzioni e delle relative risorse umane, in seguito alla drastica riduzione della dotazione organica. Abbiamo quindi ridisegnato il nostro assetto organizzativo per ottimizzare le risorse umane presenti, con la duplice finalità di garantire l’espletamento delle funzioni fondamentali, assicurando il presidio dei settori di maggior rilievo, e di migliorare la distribuzione delle competenze e delle responsabilità, valorizzando le professionalità e competenze acquisite”
In questo cammino di cambiamento è importante non solo definire al meglio gli incarichi e le responsabilità, ma anche la crescita delle competenze professionali, cui corrispondono gli incentivi contrattuali. Per tale motivo, l’amministrazione provinciale, nel recepire la proposta delle organizzazioni sindacali, avanzata a dicembre 2015, di avviare le progressioni economiche orizzontali (peo, ndr), ha formulato già dallo scorso giugno una proposta di accordo stralcio sui requisiti, criteri e sulle modalità di attribuzione delle peo per il 2016 e nei limiti delle risorse del fondo 2016.
Il testo della proposta è stato integralmente condiviso e approvato dalle organizzazioni sindacali con l’ulteriore suggerimento di ampliamento della misura del 60% per le peo. Nel frattempo, la Provinciale ha presentato anche l’ulteriore proposta di accordo normativo stralcio sui criteri, modalità di attribuzione dei compensi delle specifiche responsabilità spettanti ai dipendenti di categoria B, C e D.
“Abbiamo lavorato per evitare indennità a pioggia e favorire la meritocrazia, aspetto condiviso dalle organizzazioni sindacali, che all’esito dei tavoli di confronto ha espresso apprezzamento per quanto è stato fatto – conclude il presidente – Abbiamo inoltre assunto l’impegno di verificare eventuali margini per il personale assegnato ai servizi per l’impiego”.