Carlo Quondam (Angelomaria)
Non li pagheremo, statene certi. Non gli abbiamo promesso nessun tesserino (nemmeno quello di “caccia e pesca”). E probabilmente manco gli offriremo una birretta. La grande famiglia di Viterbopost, però, si allarga lo stesso. E seppur la pratica di farsi pubblicità interna non è mai cosa buona, in codesto specifico caso ne valeva proprio la pena.
Il nostro modesto e piccolo giornale amplia così i suoi contenuti. In un’ottica, la stessa dal principio, di fornire al lettore (tutti e 12, come diceva il buon patriarca Sassi) genuini spunti di riflessione. Approfondimenti. Il che vuol dire sì cronaca soft, musica, spettacolo, cultura, politica e tutto ciò che quotidianamente viene presentato (male, malissimo); ma anche svago, cazzeggio, follia.
Ed eccoci, dunque. Pronti a svelare il nome dei due ragazzi che (guai a dire giovani) ci accompagneranno per una fetta di strada. Si spera il più lunga possibile.
Andando per ordine alfabetico il primo adepto del Post è Carlo Quondam (Angelomaria). I malati di giornale se lo ricorderanno ai tempi del Nuovo corriere. Quando la carta era pesante, quando il giornalismo aveva ancora quell’alone romantico che la rete ha ucciso senza pietà.
Lubrianese, pubblicista con lunghi trascorsi nel panorama “sportivo”, il Toro dei Calanchi ha avuto una lunga pausa di riflessione, prima di ritornare a mettersi a digitare sulla tastiera. Nel frattempo da Viterbo è tornato al paesello, si è sposato e riprodotto, passando dall’altra parte della notizia. Ad oggi, infatti, vende giornali. Giornali e tabacchi. E gomme da masticare, schiuma da barba e lecca-lecca.
La passione però (la malattia, in realtà) non gli è mai passata. Il suo blog “Tql” (Tabaccheria Quondam Lubriano, ndr) piantato sulla piattaforma WordPress, è sempre fresco e sempre piacevole da frequentare. Qui da noi, comunque, si diletterà in un articolo settimanale, che uscirà ogni lunedì, titolato “Corto circuito a sali e tabacchi”. Una panoramica delle notizie locali, nazionali e mondiali, riletta con sapienza da quel puntino minuscolo sulla cartina che è Lubriano.
Fulvio “L’Inquietologo” Venanzini
Secondo aggregato invece è Fulvio Venanzini, from Monteschiaffone (o “fiascone”, fate voi). Debutto assoluto in una testata, per il falisco. E perciò andrà gestito come una tigre affamata in una macelleria. A proposito, è vegano. E scrive tanto. E sta sempre su Facebook. E rompe le sfere basse ad ogni occasione. Venanzini avrà il suo blog (quelli nella colonnina a sinistra, per intenderci). “Martedì Inquietologia”, il nome. Poiché lui e nessun altro è L’Inquietologo per eccellenza. Capirete poi cosa vuol dire.
Ancora curriculum: il suo blog personale (sempre WordPress) denominato “Inquietologia”, è uno spaccato di vita contemporanea. Criticatissimo e amatissimo. Violento e dolce. Soft e grottesco. Toccherà di arginarlo, per essere chiari. Ps, ha scritto anche un libro, se lo comperate non gli dispiace affatto.
In bocca al lupo, per chiudere, alla strana coppia. E un grazie per aver accettato di mettersi in gioco.
Ci si legge presto.
