Vie interdette al traffico e zone interamente pedonali. Finalmente anche a Viterbo un centro storico chiuso alle auto. Da ottobre. Quando la rivoluzione politica e sociale, per cui sono stati spesi fiumi di inchiostro e milioni di parole, diventerà realtà.
I varchi elettronici, che verranno istallati da inizio autunno, consentiranno l’accesso (in auto) alle aree della zona medievale di San Pellegrino solamente ai residenti muniti di regolare permesso. Una rivoluzione culturale prima ancora che organizzativa: sarà necessario, infatti, che tutti quei cittadini abituati alle comodità del parcheggio facile e delle quattro frecce al volo “ché tanto prendo solo un pacchetto di sigarette e tolgo il disturbo…”, si convertano.
Basta alle decine di auto su via san Lorenzo. Stop al traffico in piazza del Gesù e a quel terribile viavai su via Cardinal La Fontaine. La zona medievale sarà accessibile solo a piedi e ai mezzi dei residenti, che, a detta dell’assessore ai lavori pubblici Alvaro Ricci, “non possono che gioire. Hanno dalla loro parte tutti i vantaggi del caso: meno caos sotto le finestre. Parcheggi interamente riservati. Un quartiere più sano e vivibile”.
Ed è proprio questo, il risultato che l’amministrazione Michelini vorrebbe raggiungere: un centro storico a misura d’uomo. Di cui ammirare lo splendore architettonico, accompagnati dal cinguettio dei passerotti, piuttosto che dal frastuono di motori rombanti. Allora via alla rivoluzione.
Che siano state spedite centinaia di lettere ai diretti interessati per informarli sui cambiamenti – già un passo avanti rispetto all’inutile canonico manifesto – è noto da giorni. Quel che non si sa, ancora, è come Viterbo reagirà ad una tale trasformazione.
“Io sono per mio natura ottimista. E oggi ancora di più. La città non può che apprezzare la chiusura del centro storico. Dopo anni di battaglie per la riqualifica del capoluogo, possiamo festeggiare. Non vedo motivi per cui i viterbesi, come me, non dovrebbero farlo”, ha spiegato lo stesso Ricci. Sottolineando come, in realtà, il progetto della zona a traffico limitato sia stato approvato ben tre anni fa.”Il piano è in piedi dal 2013, ma per mancanza di fondi non è mai potuto partire. Oggi siamo qui: abbiamo già ordinato i varchi da istallare. Sono blindati, così da evitare nuovi spiacevoli incidenti, come gli atti vandalici degli scorsi messi”.
Tutto pronto, quindi. Anche gli sgarri alle regole, che a Viterbo (come in Italia) non possono mancare mai: “Dovremo certo venire incontro ai disabili e ai commercianti del quartiere. E, nel rispetto di tutti, bisognerà essere elastici”.