Il Post ha giurato: “Non faremo mai più gli articoli ‘Quei Vip travolti da…'”. Perché sono venuti a noia. Perché il gioco è bello quando dura poco. Perché le querele non fanno bene alla diuresi e via dicendo.
Perciò per questo Ferragosto abbiamo deciso di proporvi tutt’altro. Una rassegna di film filo-sovietici? Forse. Un torneo di anagrammi? Magari. Una gara a chi tira i coriandoli più lontano? No. Stavolta facciamo l’alfabeto dei Vip di Ferragosto. Che è la stessa cosa di sempre. Ma in ordine alfabetico. Fico, no?
A come Arduino
ArduinoTroili
Arduino Troili, il paladino (di Bagnaia) è uscito alla buon’ora. Si è murato dentro Villa Lante e distribuisce ai turisti cartelli con scritto “È tutto bellissimo, noi non chiudiamo mai, le piante stanno bene, vi amiamo”
B come Baffo
Andrea è indeciso. Dopo un calcio in culo e un bacio in bocca se oggi incontra Filippo Rossi pensa di concedergli una randellata sulle gengive
C come Chicco
Moltoni nostro gajardo e tosto dopo i concerti di Bernabei, Ivana Spagna, i Vianella e altri loschi figuri, pensa a quando organizzava certe cose lui. E beve. Beve molto
D come Daniela
La Bizzarri, sennò chi? Si è lamentata che non era mai finita in questa rubrica. Perciò provvediamo subito. Daniela è dove vuole, e fa quel che le pare. Ma noi la citiamo lo stesso perché le siamo affezionati. Tié
E come Endika
Mi si sono rotto gli occhiali di legno Ixi Wood. Li ho spediti nei Paesi baschi al mio amico Endika. E me li ha riparati a gratise. Volevo ringraziarlo pubblicamente, commosso
F come Francesco
Francesco Bigiotti, sindaco di Bagnoregio
Non il Papa, e manco il Dj. Piuttosto Bigiotti. Un plauso al sindaco, che oggi insieme alla giunta sta sostenendo le 450mila persone che si trovano a Bsgnoregio. I visitatori sopra, loro sotto a reggere al grido di “se casca è frittata”
G come Giacomo
Gira voce che Giacomino Barelli, chissà perché, in questo Ferragosto sia perfettamente allineato coi pensieri di Andrea Baffo
H come Haizea
Con la H conosco solo Haizea. Pure lei è basca. Un caro saluto, ci si vede presto
I come Italo
Non poteva mancare, Italozzo (e non Fausto) Leali. Il direttore del Tuscia in jazz sta a pranzo in Calabria, dai parenti. E come finirà lo sappiamo tutti, lui compreso
L come Lucio
Altro classico di Viterbopost: Lucio Matteucci. Che se lo chiami dice che sta lavorando, in verità però è quello più abbronzato di tutti e c’ha sempre tempo per fare tante cose che nessuna fa rima con lavoro
M come Massimiliano
Massimiliano Bernini
Bernini, pentastellato salito ai piani alti della politica, si gode un giorno da comune mortale. L’idea era di andare in spiaggia libera a Tarquinia. Ma qualcuno sa dove è la spiaggia libera a Tarquinia? Vaccapì
N come Nicola
Nicola uno a caso. Che di cognome inizia per S e finisce con Avino. Sta in ritiro spirituale in Puglia, ci dicono fonti attendibili. Esattamente laddove negli ultimi giorni si sono estinte ben 21 specie ittiche, tutte commestibili
O come Otranto
Attenzione che Savino potrebbe spostarsi lì a breve
P come Paolo
Moricoli è in campeggio coi boy scout. Ma pare che stasera la mamma della Minchella non ce la lascia a dormire, che ancora non si fida
Q come quadro
E altro non si poteva scrivere
R come Rossi
Filippo Rossi
Filippo, che tutti tanto criticano, sta a palazzo dei Priori. Si è fatto lasciare le chiavi. Dice che dietro la carrozza si potrebbe nascondere quel Pokemon che non c’ha quasi nessuno
S come Sergio
Caci, sindaco di Montalto, dalla scorsa settimana si sta facendo crescere i capelli. Dopo il concerto di Alborosie ha deciso di diventare un rastamanno anche lui
T come Tonino
E basta parlare sempre male di Delli Iaconi. Invece di trattarlo così rimediate 14mila euro e pagate sto buffo del Comune col Tuscia in jazz
U come Ugo
Ugo Baldi, storico collega giornalista, è già al Madami di Civita Castellana con lo striscione e tutti i suoi 46 cellulari accesi. Non si sa mai segnasse il 9
V come viva
Sì, viva Ferragosto. Non per niente, ma almeno riposiamo due giorni
Z come Zinna
Il mister che tutti vorrebbero. Che non sappiamo cosa fa oggi, ma sicuramente un qualcosa di fortemente trash. We love you