17112024Headline:

I “Sapori del rito”, un progetto indigesto

Il banchetto del Trasporto salta per mancato accordo tra Comune e promotori, forse...

Panpepato e tozzetti, uno dei piatti della manifestazione

Panpepato e tozzetti, uno dei piatti della manifestazione

Ve li ricordate “I sapori del rito?”. Sì? Perfetto. Dimenticateveli. Fate finta che non siano mai esistiti. Che in realtà la vostra era solo un’allucinazione da porchetta scaduta. Capita. Anche ai migliori.
Ma procediamo per ordine. Un anno fa, il tradizionale banchetto di Santa Rosa in Comune (se magna a quattro ganasse, direbbero a Oxford) non fu affidato ad un catering. No, nessuna ditta esterna come sempre successo. Si preferì invece virare su un’idea interessante (una volta tanto). Il contenitore si chiamava appunto “I sapori del rito”, e consisteva più o meno in questo: tu, Comune, ci dai dei soldini; che tanto avresti comunque dovuto pagare altri. Noi, organizzatori, reclutiamo i migliori (o presunti tali) ristoratori della provincia. Col tuo finanziamento gli paghiamo solo le materie prime. Cucineranno per te e per i tuoi illustri (o presunti tali) ospiti gratuitamente. In cambio avranno visibilità. Un pubblico “alto”, che magari poi li andrà a (ri)trovare a casa. Ma non solo: giacché siamo in parecchi, e tutti bravi forte, passata Santa Rosa (co la machina e gnicosa) proseguiremo i Sapori anche fuori. Tireremo giù un menù itinerante che ci farà fare squadra. Ci permetterà di crescere.
Tutto molto bello, si direbbe. Anche perché la cosa ha funzionato. A palazzo dei Priori la serata è scivolata via alla grande, e i complimenti e le pacche sulle spalle si sono sprecati. Anche se poi è difficile ipotizzare che, per dire, il sotto-ministro del Congo sia successivamente capitato a Canepina (piuttosto che a Latera) per salutare i nuovi amici. Ma questo è un altro discorso.
Il punto invece è che in occasione del Trasporto 2016, e ci siamo quasi, non si faranno i Sapori. E perché mai, signora mia? Semplice, alla base vi è il solito mancato accordo. Dietro, invece, si trovano una marea di linguacce che raccontano versioni più o meno variopinte.

Stefano Polacchi, esperto di enogastronomia e promotore

Stefano Polacchi, esperto di enogastronomia e promotore di Sapori del Rito

Ne scegliamo un paio. Sperando che almeno una delle tesi sia giusta (difficile che l’uccellino canti sbagliato, però). La prima giurerebbe che Michelini & soci abbiano detto ai signori-Sapori che il bis ci stava tutto, ma con finanziamento ridotto ad un terzo rispetto al debutto (rima). Replica: “E che vi diamo, le noccioline?”. Ecco perciò spiegato il mancato accordo.
La seconda invece, quella più cattivella, vira contro gli organizzatori. E cioè: la nottata della Macchina ci ha soddisfatti, ma vi abbiamo dato parecchi soldi con la speranza che il progetto fosse lungimirante. Tolte un paio di cene extra, invece, i Sapori sono svaniti nel nulla per poi ricomparire magicamente ora. Perciò se siete per farli chiappate meno, altrimenti tanti saluti e chi s’è visto s’è visto.
Dove starà la verità? Nel mezzo, di norma. E se qualcuno fosse curioso di approfondire, i canali che consigliamo sono: A. Quest’anno in Comune che si fa, solo cracker e acqua del sindaco? B. Se “A” non regge, chi si è preso il catering?

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