Non c’è risposta all’eterno dilemma tra punto guadagnato (come dice la classifica) e due punti persi (come urla il cuore gialloblù). Già, perché di fronte alla corazzata Cremonese attrezzata con diversi elementi di categoria superiore e indicata come tra le più autorevoli pretendenti al salto di di categoria, è la Viterbese mordersi le mani fino ai gomiti. Diverse occasioni mancate, una clamorosa traversa e soprattutto una presenza in campo più costante e autorevole. Sì, meritava decisamente di più la truppa di Cornacchini per bagnare con la vittoria al ritorno in terza serie dopo una dozzina di anni.
Primo tempo equilibrato con tre chances per i padroni di casa (colpo di testa di Invernizzi deviato in angolo; conclusione in tuffo, sempre di testa, di Cuffa d’un soffio fuori e tiro sciagurato verso Pratogiardino di Neglia) e due per gli ospiti (Scappini e Gambaretti ancora di testa). Ripresa tutta di marca viterbese: prima Dierna (devia Ravaglia), poi doppio Neglia che timbra la sbarra e infine conclude a lato. Peccato per il risultato che è stretto assai, ma le prime impressioni sono decisamente positive.
LE PAGELLE
IANNARILLI 6: voto di stima perché gli impegni veri e propri si limitano a qualche comoda paratella. Gli unici pericoli nei primi 45′, ma la sfera scivola fuori
CELIENTO 6: parte con autorevolezza, proponendosi anche in sovrapposizione sulla destra. Cala alla distanza come molti altri
DIERNA 6,5: il migliore del reparto arretrato. Concede il minimo sindacale agli avanti ospiti e si ritrova sulla capoccia la palla del vantaggio: colpisce forte, ma troppo centrale e Ravaglia ringrazia
MALLUS 6-: fa il suo senza particolari sbavature; evitabile qualche rilancio affrettato e fuori misura
PANDOLFI 6+: primo tempo di sostanza e qualità, un po’ frenato nella ripresa
CUFFA 7: la classe, come si sa, non è acqua e lui ne ha in quantità decisamente superiore alla media della categoria. Giocate di fino, la cosa giusta sempre al momento giusto: è sempre un piacere vederlo zompettare sul prato verde. Signore del centrocampo (Diop s.v. dal 40′ st )
CRUCIANI 6: ci mette cuore, anima e polmoni; il piedino non è proprio raffinato, ma lì in mezzo è dura per chiunque passare. E infatti dalle sue parti non c’è trippa per gatti
MARANO 6-: il meno influente del reparto centrale; qualche spunto nella fasi iniziali, poi un lento e inesorabile tran tran che induce Cornacchini ad una giusta sostituzione (Cenciarelli 6 dal 10′ st: più mobile e meglio inserito nei meccanismi di gioco, dà sostanza e vivacità alla manovra)
VARUTTI 6-: caracolla su e giù sulla corsia di sinistra, proponendosi con continuità, ma non sempre sfrutta a dovere gli spazi che si aprono dalla sua parte: soprattutto non riesce a metter dentro cross degni di questi nome
NEGLIA 6,5: grandissimo movimento, tanti dribbling (molti riusciti) e sui piedi le migliori occasioni del match: due le spreca con conclusioni fuori misura, un’altra si stampa sulla traversa (porcaccia miseria). La mettesse dentro, sarebbe da dieci e lode…
INVERNIZZI 6: il vecchio puntero ha vita complicata contro due centrali di peso come Marconi e Polak. Si batte e si sbatte come sempre, ma in una sola circostanza svetta impegnando Ravaglia in una deviazione oltre la traversa. Esce stremato (Sforzini 6- dal 15′ st: ancora lontano da una condizione accettabile; prova a far valere il fisico ma non incide come si vorrebbe).
CREMONESE 6: la sufficienza è frutto della media tra il 7 dei primi 45′ e il 5 della seconda parte. Con i giocatori che ha a disposizione, ci si aspetterebbe molto di più e invece incarta un punticino placcato di oro in attesa di tempi migliori. Una citazione particolare solo per Porcari: non sbaglia un pallone.
L’ARBITRO, BALICE DI TERMOLI 6: lascia giocare (anche troppo). Qualche valutazione opinabile, ma tutto sommato non fa danni