Stasera che sera in quel di Canepina con “Fieno sotto le stelle”. Ci sono infatti eventi che, ancor prima che abbiano inizio, sono successi assicurati e quello di oggi ne è una dimostrazione. La cena di beneficienza a favore della Colombia “Una casa per chi non ce l’ha”, come recita la locandina, ha attirato moltissimi e le prenotazioni hanno, in pochissimo tempo, raggiunto un numero considerevole che supera il centinaio.
E non poteva essere altrimenti: lo scenario è eccezionale, il suggestivo chiostro del museo delle tradizioni popolari e il bellissimo cielo pieno di stelle di questo caldo agosto, i piatti preparati dallo chef stellato del Gambero Rosso, Salvo Cravero, insieme a Felice Arletti de “Il calice e la stella”, sono un’esplosione di gusto, c’è anche l’apertura straordinaria serale e gratuita del museo, l’illustrazione di vini pregiati con Carlo Zucchetti, il famoso sommelier col cappello e, soprattutto, un nobile intento.
L’associazione Aes (Architettura, emergenza e sviluppo), istituita e composta da un giovane architetto di Canepina, Ottavio Minella insieme a docenti e architetti dell’università di Roma Tre, Adolfo Baratta, Fabrizio Finucci, Laura Calcagnini e Antonio Magarò, in collaborazione con l’Universidad de Boyacà, sta raccogliendo contributi per la realizzazione di un progetto abitativo a Tunja, cittadina poco distante da Bogotà. La somma totale confluirà in un fondo istituito per l’occasione il cui andamento è monitorabile in rete, all’insegna della massima trasparenza.
“La povertà in Colombia si tocca con mano e la situazione, già grave di suo, peggiora per la pessima condizione delle abitazioni – spiega Ottavio Minella -. Non possono essere chiamate case infatti quelle strutture che si reggono per miracolo in un terreno molto scosceso e che alimentano un mercato speculativo criminale. Sono catapecchie inabitabili, soprattutto per i bambini. Ecco allora che con il gruppo di ricerca abbiamo pensato ad una soluzione architettonica semplice e realizzabile dagli stessi colombiani. Apriremo infatti una scuola edile sul posto per insegnare agli abitanti a costruirsi da soli e in sicurezza le proprie case e per tenerli occupati e lontani dai guai”.
Il menù della cena poi è sorprendente: il tradizionale piatto tipico di Canepina verrà presentato in una veste del tutto innovativa e quasi all’avanguardia. Gli chef con “Fieno revolution 2.0” proporranno dall’antipasto al dolce dei piatti interamente basati sulla pasta tipica.
Alla serata parteciperanno anche molte autorità del luogo come Enrico Panunzi, presidente della sesta commissione regionale, e Don Gianni Carparelli, parroco di Canepina che ha collaborato in prima persona nell’organizzazione dell’evento “Fieno sotto le stelle” insieme a Stefano Polacchi, il gruppo Avis e il comitato festeggiamenti di Santa Corona.