Rieccoli, i Traindeville. Dopo Roma, New York, mezza India e mezzo mondo (a dirla tutta). Tornano oggi pomeriggio a Bomarzo, e guai a chi se li perde.
La cornice è la solita, il Castello. Perché quando le cose funzionano è doveroso non cambiarle. L’orario pure, le 18. magari un tantino inusuale, per un concerto. Ma certo è che considerando la pianificazione provinciale degli eventi di oggi (da suicidio), almeno loro anticipano. Della serie: andateci, poi decidete da chi altri andare: Silvestri, Bernabei o i Marlene?
Il duo romano, fisarmonica e contrabbasso, ritorna come detto in casa propria. Ma se sono di Roma come fanno?, viene da chiedersi. Semplice. La voce dei Traindeville è Ludovica Valori, “tusciana” per adozione sentimentale.
La rassegna all’interno della quale sono collocati (lei ed il grande Paolo Camerini, costole delle Nuove Tribù Zulu), è quella dedicata a Giuliano Valori (fratello di Ludovica). Pianista sopraffino che ha lasciato gli amici troppo presto.
Oltre al duo ci sarà infine una gradita sorpresa: Roberto Magnasciutti, sempre capitolino. Lui, la sua chitarra e anche il suo bouzouki.
Buon concerto. Buon concerto gratuito.