Quando si è studenti, la festa di fine anno si fa in pizzeria o in discoteca, se si è più grandicelli. Viterbo con amore per l’incontro conclusivo della stagione 2015 – 2016, sceglie un luogo simbolo del volontariato viterbese: la Fattoria di Alice, dove si fa solidarietà ogni giorno dando lavoro e soprattutto possibilità di inclusione ai disabili mentali. Insomma, il piccolo regno di Vito Ferrante, il presidente di A.fe.SO.psi.T, l’Associazione familiari e sostenitori sofferenti psichici della Tuscia. Appuntamento sulla Tuscanese, dunque, per una sorta di bilancio dell’attività svolta negli ultimi mesi e soprattutto per consegnare i fondi raccolti in decine di iniziative ai quattro progetti scelti lo scorso anno.
Domenico Arruzzolo, il presidente, e Paolo Moricoli, delegato comunale al volontariato oltre che socio storico di Viterbo con amore, fanno gli onori di casa e ripercorrono insieme il cammino che ha permesso di centrare per il quindicesimo anno consecutivo gli obiettivi di inizio stagione, come si dice in gergo calcistico. Si partì esattamente il 29 agosto a Vallerano in occasione della Notte delle Candele con gli “accendini della solidarietà”: “Li abbiamo venduti a un euro l’uno – confessa Arruzzolo – e li avevamo avuti gratis…”. Risultato? I primi 1400 euro in cassa. E poi la lenta traversata con il tradizionale appuntamento di Canepina in occasione delle Feste della castagna, quindi l’affollatissimo e anch’esso tradizionale concerto gospel durante il periodo natalizio. “Chiesa della Verità gremita – aggiunge Moricoli – con la gente costretta a restare fuori per ragioni di sicurezza. Quest’anno probabilmente cambieremo location perché l’obiettivo è di coinvolgere tutte le parrocchie cittadine”. “E con i fondi raccolti in quella circostanza – interviene il presidente – riuscimmo a dare una mano alla Caritas della Sacra Famiglia, di Santa Barbara, del Murialdo e di Canepina”.
Le tappe di avvicinamento sono tante e tutte ugualmente importanti e ricche di significati: il Memorial “Giorgio Rossetti” di pescasportiva al laghetto della Ginestra (“Con una piccola spesa da parte nostra e soprattutto grazie alla disponibilità dei gestori – sempre Mimmo Arruzzolo – realizzeremo entro settembre alcuni scivoli per permettere anche ai diversamente abili di avvicinarsi allo specchio d’acqua per poter pescare”); gli incontri di Viterbo Scienza che al terzo anno di attività, è riuscito a coinvolgere nell’ultima edizione oltre 800 studenti; la truppa della Città a colori che nello scorso maggio ha visto la partecipazione record di 42 associazioni. Ma c’è una data che resta segnata in rosso nel calendario di Viterbo con amore: il 10 febbraio, cioè il giorno in cui nasce ufficialmente la Fondazione Oltre Noi, che si pone l’obiettivo di assicurare un futuro sereno ai disabili psichici, anche quando non potranno più occuparsi di loro i genitori.
E arriva il momento della consegna delle buste. Si parte con il Progetto Disabilità e Sport che prevede l’adeguamento della dotazione strumentale dell’ambulatorio di medicina dello sport della Asl di Viterbo per consentire gli accertamenti diagnostici anche agli atleti con disabilità: presente il responsabile Michelangelo Giampietro. Per il Progetto CEIS (con il fondatori don Alberto Canuzzi) i fondi serviranno per acquistare attrezzature per la produzione del miele per favorire le attività lavorative degli ospiti della comunità di San Crispino. Ancora Vito Ferrante riceve un aiuto per creare all’interno della Fattoria di Alice, un “Giardino Primavera” per le attività socio-educative dei disabili adulti seguiti dall’Associazione. E c’è anche un tocco internazionale per sostenere il Progetto Sans Frontière per ristrutturare e acquistare attrezzature per la scuola “Les Angeles des Ya Mutwale” di Kinshasa nella Repubblica Democratica del Congo.
Chiusura con il sindaco Leonardo Michelini: “Non sono giornate facili – sottolinea – per noi viterbesi. La tragedia di Dacca ci ha colpiti da vicino e profondamente. E’ vero, si dice che la vita continua e queste iniziative di Viterbo con amore ci aiutano a reagire meglio. E’ importante quello che fate ed è ancora più decisivo che possiate continuare a farlo in completa autonomia: è questa la vostra forza e perciò vi invito a continuare per la vostra strada con il medesimo impegno e con la stessa passione che mettete in campo da tanti anni”. Ma a Viterbo con amore non c’è tempo per cullarsi: già si pensa al prossimo anno e ai progetti da sostenere. Ce la faranno, come sempre: di questo si può essere certi.