A Napoli c’è la (buona) consuetudine del caffè sospeso: quando si consuma un espresso al bar, se ne lascia pagato un altro per chi ne avesse voglie senza avere la possibilità di pagare. Analoga iniziativa parte a Viterbo con il pane sospeso: quando si acquista questo genere di prima necessità, si può pagare in anticipo un altro po’ di pane e lasciarlo quindi in sospeso per coloro che si trovassero nell’impossibilità di pagarlo. L’iniziativa è stata lanciata da Viterbo Civica, con il patrocinio del Comune di Viterbo – assessorato allo sviluppo economico – e dell’Associazione Panificatori e Pasticceri della Cna: un gesto nobile da parte dei fornai viterbesi.
Ad aderire al momento sono l’Antico Panificio Pianoscarano (via I. Nievo, piazza Fontana Grande e via Vico Squarano), ArtigianPan ’86 (Via Annio), CO.P.A.V (strada Teverina), Costantini Eraldo e Stefano (via Pasubio), Renato De Alexandris (via Donna Olimpia, San Martino al Cimino), Il Vecchio Forno del Bottalone (piazzale Porsenna), Laboratorio Senza Glutine (piazza Santa Maria Nuova), L’Allegro Fornaio (via della Palazzina), Panificio Anselmi (via della Palazzina e piazza delle Erbe), Panificio Parea (via san Lorenzo e via T. Carletti), Il forno, società artigiana panettieri (via Istria e via Baracca). Tutti i panifici che hanno aderito e che aderiranno all’iniziativa sono identificabili attraverso la vetrofania sulla propria vetrina.
Soddisfazione è stata espressa dal coordinatore di Viterbo Civica Lucio Matteucci: “Viterbo Civica ripropone un’iniziativa che già in altre città ha riscosso notevole successo. Riprendendo e modificando quella che è ormai un’antica tradizione napoletana, il caffè sospeso, proponiamo ai nostri concittadini un modo semplice e decoroso di aiutare chi è meno fortunato e ha grosse difficoltà anche per acquistare il classico ‘tozzo di pane’. Nel momento dell’acquisto della nostra razione quotidiana di pane, possiamo lasciare pagato, quindi in sospeso, del pane per chi si trova in difficoltà. Grazie alla collaborazione dei fornai aderenti all’iniziativa ci sarà, negli esercizi appositamente segnalati, una cesta in cui confluirà il pane messo a disposizione grazie alla generosità dei viterbesi. Il fornaio non dovrà fare altro che emettere uno scontrino, anche per il pane sospeso, che spillerà sulla busta depositata nel cesto. Ricordiamo che moltissimi fornai hanno già da tempo messo a disposizione il pane in eccesso per i più bisognosi”. “Con questa conferenza – conclude Matteucci – vogliamo solo rendere ufficiale l’iniziativa, promuoverla come è giusto che sia, diffonderla quanto più possibile. Anche se può sembrare poca cosa, sappiamo tutti che sempre più persone sono costrette a rinunciare anche al minimo indispensabile per la sopravvivenza. Cominciamo da questo. Da una piccola cosa, da una grande cosa”.
A condividere e sostenere l’iniziativa di Viterbo Civica anche l’assessore allo sviluppo economico Sonia Perà, Ermanno Fiorentini e Paolo Fiorentini, rispettivamente presidente e consigliere dell’Associazione Panificatori e Pasticceri di Viterbo. “Il pane è un bene di prima necessità – sottolinea l’assessore Perà -. Mi auguro, anzi ne sono certa, che tanti altri panifici decideranno di aderire alla lodevole iniziativa. La stessa formula potrebbe essere applicata anche in altri settori, come bar e perchè no, nella grande distribuzione”. A fare eco alle parole dell’assessore quelle della segretaria Cna Melaragni e dei rappresentanti dell’Associazione Panificatori e Pasticceri di Viterbo. “Già da tempo, alcuni laboratori artigiani avevano mostrato particolare sensibilità nei confronti di chi vive con disagio anche l’acquisto dei beni alimentari essenziali. I panificatori hanno aderito con entusiamo a questa iniziativa, accordando la massima collaborazione”.