Per un giorno, gentilmente, mettete da parte le chitarre. Al massimo portatevi un ukulele (che fa bene all’anima e allo spirito), ma anche il quattro corde vedete di tenerlo ben riposto dentro la custodia.
Rieccolo, il Tuscia in jazz. Che si scalda in vista della Notte bianca di Civita di domani (e beato chi trova un biglietto per entrare). Rimanendo però ancorato al terreno più solido di Bagnoregio. Lì, alle porte dei Calanchi, in quella piazzetta gioiello che punta versa il ponte, sarà la volta (oh, stasera è) di un trittico di musicisti d’altissimo spessore. Direttamente dagli States (che ok hanno Trump, ma possono vantare pure loro) sbucano Cyrus Chestnut al piano, Lenny White alla batteria e Buster Williams al contrabbasso.
Per chi non frequenta sovente le nottate jazz, tra sigarette, assenza di spartiti e pubblico selezionato, ecco una breve ma esplicativa descrizione di quanto si potrà godere sul palco in serata. Piuttosto, prima del concerto c’è sempre la pasta al forno al cinghiale, sappiatelo.
I tre, per l’occasione, ve li riassumiamo in un unico curriculum. Partendo dalle collaborazioni: Betty Carter, Dizzy Gillespie, la regina del soul, Aretha Franklin, Miles Davis, Freddie Hubbard e Chick Corea, Art Blakey, Herbie Mann.
Ecco, detto ciò detto tutto. Piccola aggiunta: dal 2015 i ragazzi si sono uniti. Partendo dal jazz standard di New York, in concomitanza con l’uscita di “Natural Essence”, stanno calcando i palcoscenici più importati, in un tour internazionale che giungerà fino all’Istanbul jazz festival e poi a Londra. E nel mezzo c’è Bagnoregio, per dire…
Chiusura con piccola anteprima della Notte bianca. In scaletta ci sono ben otto concerti e più di 100 musicisti coinvolti, tra i quali Harold Bradley, Elisabetta Anonini Duo, Fire Dixie Street Band, Amonouche Gipsy Trio e gli studenti del Tuscia in Jazz, oltre a Jam Session con: Cyrus Chestnut, Buster Williams, Lenny White, Rosario Giuliani, Aldo Bassi, Fabio Zeppetella.
Buone note.