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Perché gli ultimi saranno sempre ultimi

Al Tuscia Film Festival l'ultima opera del regista Massimiliano Bruno con Paola Cortellesi

Il regista Massimiliano Bruno

Il regista Massimiliano Bruno

Oggi, per la quinta serata del Tuscia Film Fest, nell’arena di piazza San Lorenzo, alle 21.15, Massimiliano Bruno presenta il film Gli ultimi saranno ultimi e riceve il premio Tuscia Terra di Cinema “Luigi Manganiello” 2016, riconoscimento assegnato a una personalità del cinema italiano emergente o legata al territorio della provincia di Viterbo. Il Premio ricorda la figura di Luigi Manganiello, instancabile sostenitore e frequentatore degli eventi di promozione culturale della Tuscia. La prevendita dell’evento è aperta sul sito www.tusciafilmfest.com e a Viterbo presso il Museo Colle del Duomo in piazza San Lorenzo e presso Enercafè in via della Palazzina. La biglietteria dell’arena apre alle 19.15 in Piazza della Morte.

Tratto dall’omonimo spettacolo teatrale, Gli ultimi saranno ultimi racconta la storia di Luciana Colacci (Paola Cortellesi), una donna semplice che sogna una vita dignitosa insieme a suo marito Stefano (Alessandro Gassman). Quando finalmente aspetta un figlio, il suo mondo inizia a perdere pezzi: si troverà senza lavoro e deciderà di reclamare giustizia di fronte alla persona sbagliata, un ultimo come lei, Antonio Zanzotto (Fabrizio Bentivoglio). Un film che tra risate, bugie, incomprensioni e voltafaccia, racconta le emozioni in tutte le sfumature possibili.

La locandina del film Gli ultimi saranno ultimi

La locandina del film Gli ultimi saranno ultimi

Autore di molte sceneggiature di successo, tra cui Notte prima degli esami, Ex, Maschi contro femmine e Femmine contro maschi per la regia di Fausto Brizzi, Massimiliano Bruno ha mosso i suoi primi passi sui palcoscenici dei teatri romani insieme ai suoi amici di sempre, tra cui appunto Paola Cortellesi. Per lei ha scritto tre commedie teatrali di successo: Cose che capitano (1988), Ancora un attimo (2003) e Gli ultimi saranno ultimi (2005). Al cinema ha esordito alla regia nel 2011 con il film Nessuno mi può giudicare, con il quale ha ottenuto cinque candidature al David di Donatello e vinto il Nastro d’argento per la miglior commedia. Attualmente sta ideando il suo prossimo film, ancora una volta al fianco della Cortellesi.

Nel prefestival, alle 19.30 in piazza della Morte, parentesi extra cinema con il saggista e critico letterario viterbese Massimo Onofri chiamato a presentare il suo ultimo libro Passaggio in Sicilia (2016); un viaggio sull’isola da sempre amata per cercare di comprendere la complessità culturale di una grande terra-continente, bellissima e feroce, mitica e dolorosamente contemporanea.

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