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Oltre Noi, in arrivo il riconoscimento giuridico

“Cena di mezza estate” della Fondazione all'oratorio della Sacra Famiglia

I protagonisti della cena di beneficenza organizzata dalla Fondazione Oltre Noi

Alcuni dei protagonisti della cena di beneficenza organizzata dalla Fondazione Oltre Noi

A tavola, diceva quello, si ragiona meglio e si fanno anche ottimi affari. Beh, qui l”unico denominatore comune era quello di stare insieme e magari anche di festeggiarsi quando l’estate ha percorso metà del suo cammino e alla vigilia del periodo che rappresenta quello delle ferie per la maggior parte degli italiani ed anche dei viterbesi. Ecco dunque che l’altra sera, presso l’Oratorio della Chiesa della Sacra Famiglia al Salamaro, si è tenuta la prima “Cena di mezza estate” organizzata dalla Fondazione Oltre Noi Onlus. Attenzione all’aggettivo che accompagna l’oggetto: questa è gente seria e quindi alla prima edizione nell’anno di grazia 2016, ne seguiranno sicuramente altre e magari oltre all’appuntamento di fine luglio ce ne sarà un altro a fine dicembre. Chissà e comunque resta una kermesse, al solito ben riuscita per celebrare un anno particolarmente fecondo per i membri della Fondazione, nata il 10 febbraio scorso con atto formale davanti al notaio Federico Tedeschi Porceddu, dall’unione di 13 associazioni di volontariato che si interessano di disabilità fisica, psichica e sensoriale e, più in generale, di disagio sociale. D’accordo, il momento conviviale è importante ma qui la notizia è un’altra: dopo un lavoro di quasi due anni e dopo il riconoscimento come Onlus, sta per arrivare da parte della Regione Lazio il riconoscimento giuridico. Un’altra tappa, fondamentale, verso la piena operatività della Fondazione Oltre Noi.

Intanto, l’evento ha permesso di raccogliere fondi per finanziare i progetti della Fondazione ed è possibile grazie alla sinergia con molte realtà del mondo del volontariato e dell’imprenditoria viterbese, da sempre vicini alla Fondazione. In particolare partner privilegiato della serata il Sodalizio Facchini di Santa Rosa, al quale si sono poi affiancate varie realtà imprenditoriali viterbesi che, con contributi economici o fornitura di beni, hanno voluto testimoniare la loro vicinanza al progetto: la Cooperativa Zootecnica Viterbese, la Cooperativa Sociale Integrata “Gli Anni in Tasca”, la Cooperativa Sociale Integrata “Alice” e  l’Agriturismo “Braciami”. La cena (alla quale hanno partecipato circa 250 commensali), si è svolta presso l’oratorio della Parrocchia della Sacra Famiglia, gentilmente ed “eccezionalmente” messo a disposizione da Don Luca Scuderi, mentre la cucina, come al solito impareggiabile, è stata curata e guidata dalle instancabili “cuoche” del “Club Amici di Pianoscarano Giulio Selvaggini”.

Gli scout hanno contribuito alla serata

Gli scout hanno contribuito alla serata

Alla serata ha partecipato anche il prefetto di Viterbo Rita Piermatti, “desiderosa di portare il sostegno delle Istituzioni ad un progetto così importante per la provincia e di conoscere ancor più da vicino il mondo attivo e propositivo del volontariato viterbese”; inoltre il presidente della Consulta comunale del volontariato Marco Ciorba e il delegato al volontariato Paolo Moricoli, La serata è stata inoltre l’occasione per ringraziare ufficialmente i tanti sostenitori della Fondazione: enti, imprenditori e singoli cittadini, che hanno già voluto dimostrare concretamente il loro sostegno al progetto, ma soprattutto per presentare i progetti a cui la Fondazione lavorerà nel medio-breve termine. Si tratta del progetto di autonomia abitativa di Monterazzano, voluto dal Comune di Viterbo e di cui si attende a giorni la ratifica della Regione, il progetto di abitare autonomo “Casa Pilastro” in collaborazione con la Asl e la Cooperativa sociale integrata “Gli anni in tasca”, il progetto di agricoltura sociale in collaborazione con la Cooperativa sociale integrata “Alice”, l’Associazione Afesopsit ed il dottor Rebonato, ed il progetto di facilitazione comunicativa per non vedenti, ipovedenti e disabili fisici “Speaky facile”.

La cena curata dagli amici di Pianoscarano, è statacome al solito perfetta, grazie anche ai camerieri “speciali” Fabio, Barbara, Luca, Federico e Riccardo, che partecipano ad un progetto dell’Uosdda della Asl di Viterbo, coordinati dall’educatore Cristiano Morganti, e dagli Scout del Gruppo AGESCI “Viterbo 4” e “Viterbo 5”, coordinato da Paolo Moricoli.

Una serata “speciale” dunque per un obiettivo veramente “speciale”: garantire a chi è in difficoltà un futuro sereno anche “Oltre Noi”.

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