Le regole dell’alimentazione sana devono essere apprese fin da piccoli, come sostengono nutrizionisti da ogni angolo del globo. Un uso improprio di snack calorici, merendine e bibite gassate provoca danni all’organismo che non possono che peggiorare andando avanti con gli anni.
Nasce da questi buoni propositi l’idea di fornire snack a base di frutta, yogurt e latte nei distributori automatici posizionati nelle scuole. Meglio ancora se i prodotti sono a chilometro zero. L’idea, ovviamente, suscita l’entusiasmo della Coldiretti, da sempre attenta a promuovere il consumo giornaliero di cibo sano.
“Una proposta che trova il nostro consenso e gode del nostro sostegno. Ma perché il suo iter possa essere spedito, sia in commissione che in aula, si attivino anche i parlamentari espressione della nostra provincia, a prescindere dalla loro militanza politica e dalla loro appartenenza partitica”. Così Alberto Frau, direttore della Coldiretti di Viterbo, commenta la presentazione da parte di tre deputati del Pd della proposta di legge per introdurre l’obbligo, a carico degli esercenti dei distributori automatici, di inserire nelle macchinette posizionate nelle scuole e nei luoghi pubblici più frequentati dai minori anche yogurt, latte, frutta, verdura fresca e altre tipologie di alimenti sani e possibilmente locali, a chilometro zero.
“La proposta, assegnata alla commissione Affari sociali e che verrà incardinata ad ottobre per la discussione – aggiunge il presidente della Coldiretti provinciale Mauro Pacifici – è equilibrata e rispettosa dell’assetto economico sviluppato dal settore della distribuzione alimentare automatica. Non è una crociata contro patatine fritte e bevande gassate, ma un modo per affiancare ad esse prodotti più sani e genuini, come ad esempio gli snack a base di frutta secca”.
Una buona pratica che gli studenti porteranno avanti negli anni e, magari, in futuro saranno in grado di trasmettere anche alle generazioni successive. D’altronde, i dati del ministero della Salute sull’alimentazione dei ragazzi italiani certificano come il sovrappeso tra gli studenti sia in Italia più diffuso che negli altri paesi europei. Determinante per la riuscita del progetto di educazione alimentare sarà la collaborazione con le aziende agricole che, dietro accordi e convenzioni, potranno distribuire i prodotti freschi da inserire nelle macchinette.
Infine, è utile ricordare che a Roma, Bologna e Bari, grazie al progetto frutta snack promosso dal ministero della salute nel 2009, in oltre 80 scuole superiori i distributori automatici offrono queste nuove tipologie di snack, col risultato che oggi già 40mila ragazzi hanno imparato a consumare abitualmente frutta fresca o secca a ricreazione.