Ci sarebbero un milione di attacchi buoni per codesto pezzo sottostante. Pertanto ve li proponiamo qualcuno, tipo due-tre. Così potete scegliervi quello che più vi garba. E d’ora in avanti non provate a dire che non siamo un giornale democratico.
Dunque. Praticamente spulciando sul sito dell’Anas, si capisce più o meno questo: un progetto degli anni ’70, che si è sbloccato nel 2011. Che sarebbe tipo: la mamma mi ha partorito 40 anni fa, e subito dopo mi sono messo a leggere ‘sto articolo. Nel mezzo non ho avuto tempo di fare altro.
Oppure. Quando l’opera è partita, il buon vecchio Corrado (quello della Corrida) presentava la prima puntata di Domenica in.
Altrimenti, e questa forse è l’apertura più sconvolgente: considerate che nel momento preciso in cui hanno posato il primo mattone, Beppe Fioroni non si era ancora buttato in politica. Andreotti però sì, lui già c’era. Alcune tracce appena rivenute ipotizzano ci fosse anche prima dei dinosauri.
Bene. Era il ’76, per passare alle cose tristi e serie. E con la “Legge obiettivo” (probabilmente obiettivo “fare le cose con calma”) si inauguravano i lavori della cosiddetta Trasversale. E cioè quella strada maledetta che da Orte dovrebbe condurre fino a Civitavecchia. Che letta così uno dice: manco fosse la Transiberiana. Certo, la Transiberiana l’hanno finita parecchio più velocemente. Pur lavorando a mano.
Il primo trasversal-troncone, e cioè Orte-Vetralla, venne chiuso nel 2006 (per rendere l’idea). Prima, in sostanza, la lingua grigia è servita più che altro da set cinematografico perenne (due viterbesi su tre ci sono stati per fare la comparsa). È tutto ciò quando andava di lusso. Altrimenti era regno indiscusso di prostitute e papponi.
Ma andiamo avanti. Rimarcando solo che un’asfaltata di questo tipo collegherebbe l’Adriatico al Tirreno. Con relative ramificazioni. Ergo: cambierebbe la storia economico-sociale della Tuscia. E magari è per questo motivo che ci si sta pensando bene (molto bene, intensissimamente).
“Con una conferenza dei servizi la Regione Lazio nel 2011, in carenza di finanziamenti statali (e te credo, ndr) – spiega ancora Anas – ha deciso di realizzare il tratto compreso tra località Cinelli e Monteromano est (che è diviso come la Germania, Monte Romano?, ndr) con uno stanziamento totale di 117 milioni di euro. Il progetto è stato poi approvato dal Cipe e Anas ha bandito l’appalto integrato”.
E in pratica siamo al 2016. Appena 40 anni dopo il taglio del nastro, insomma. Nel frattempo sono state sganciate un paio di bombe atomiche. L’Italia ha vinto due Mondiali. L’uomo non è tornato sulla luna (e viceversa). A Viterbo hanno aperto quattro Mecchedonalde e un Porca vacca.
E si arriva a ieri. Con la politica che si presenta in giacca e cravatta e si fa le foto. Perché con appena 116 milioni di euro si provvederà a sistemare i prossimi sei chilometri e mezzo. Fino a Monte Romano (ovest?). E giù, applausi e tappi di bottiglie sparati ovunque. Senza manco una puntina di vergogna. Anzi, con la storica et calcificata capacità di dire “Io non c’ero, è colpa di chi è venuto prima di me”.
E, per dire, in redazione arriva pure un comunicato del consigliere regionale Valentini, che vanta la presenza alla giornatona del ministro Delrio. In realtà mai pervenuto. O forse sta direttamente aspettando gli altri a Civitavecchia con gommone, paletta e secchiello.
Comunque. Armani (che non è un jeans ma quello che comanda la baracca) sempre ieri ha anche precisato (dopo un favoloso “mi rendo conto dei ritardi”) che Zingaretti ha in tasca ulteriori 476milioni di euri per procedere dritti fino al mare. Peccato però che toccherà di attraversare Tarquinia.
E su quel fronte, sonda etrusca, le idee sono chiare e condivise. “Si è lavorato in accordo con le amministrazioni locali”, conferma Armani. “Il tracciato vostro non ci piace e il ministero ha presentato addirittura 66 osservazioni in proposito”, sottolinea il mondo tranne Armani.
Vuoi vedere che prima che si mettono d’accordo, tra ricorsi, concorsi, Tar, mar, e mar de panza, passeranno altri quarant’anni?