Un giorno, forse, anche il modo di vivere di oggi sembrerà “antico”. Così come la pensano infatti i giovani di adesso, con i cellulari sempre connessi in mano, della vita che conducevano i propri nonni quando erano anche loro dei ragazzi. Innegabili le differenze, ma non per questo le generazioni del presente e quelle del passato non possono avere somiglianze. Le diverse età, che coesistono, sono legate infatti da un filo rosso spesso rappresentato dalle tradizioni e dalle storie comuni. A Blera il “fil rouge” è il rito della mietitura.
Uno dei momenti più gratificanti della vita di ogni blerano: mietere significava lavorare per guadagnarsi il pane per tutto l’anno. La fatica, il sudore e il mal di schiena erano i segni fondamentali di un benessere e di una serenità assicurati. Oggi l’operazione è indubbiamente più veloce, comoda e meno faticosa, ma manca di quel fascino atavico e di grande importanza sociale che l’accompagnava nel passato. Quindi, anche se con l’innovazione tecnologica gli strumenti agricoli si sono “evoluti” dalle braccia dell’uomo a potenti trattori, Blera ama ricordare e ripetere ogni anno il rito della mietitura a mano.
La quarta rievocazione dell’antico rito ha riscosso un grande successo. Molti sono stati i curiosi e i partecipanti che si sono “messi in gioco” durante la giornata nel ripetere i gesti di lavoro dei campi di una volta. In prima fila, alla guida dei più giovani, Maria Giuseppa Pampana, 93 anni e da tutti conosciuta come Maria de Teta. Nel ruolo di capofarcia, cioè caposquadra dei mietitori, è stata un esempio di instancabile lavoratrice sapendo mostrare con severità e dolcezza, al tempo stesso, le preziose tecniche di mietitura a mano del passato agli agricoltori presenti.
Alla rievocazione storica hanno preso parte anche il sindaco di Blera, Elena Tolomei e l’assessore dell’università di Agraria Secondiano Scarselletta. La manifestazione è stata organizzata dall’amministrazione, dalla ProLoco comunale e dall’Università agraria in collaborazione con la Coldiretti di Viterbo e con il periodico “La Torretta”. Sul posto anche Renato Bertocci, segretario provinciale di Giovani Impresa Coldiretti, e il consigliere di zona Natalino Talanas.