17112024Headline:

Fateci sapere qualcosa su Villa Lante

Arduino Troili, delegato su Bagnaia, raccoglie firme per un consiglio straordinario

Rami rotti a VIlla Lante

Rami rotti a Villa Lante

È accaduto ieri l’altro. Durante il solito consiglio comunale fiume, che a una certa pure i Pokemon stremati hanno fatto le valigie e se ne sono andati altrove (magari per il dispiacere di qualcuno…).
Il consigliere (ma soprattutto il tuttofare) di Bagnaia, Arduino Troili, ha domandato due cosine relative a Villa Lante alla combriccola presente in sala. Ora, su queste colonne si è detto del parco più e più volte. Dei suoi problemi calcificati che ormai risalgono a diverse ere geologiche fa, delle piccole ma decenti soluzioni che via via sono state trovate. Tu chiamale, se vuoi, pezze. Poiché i danni in loco sono tanti, i soldi pochi, e si fa quel che si può arginando le catastrofi.
Comunque. Magari non in molti son riusciti ad ascoltare l’Arduino pensiero (e c’è da capirli, è intervenuto verso la fine). L’argomento da lui sviscerato però merita. E quindi rieccoci qua.
“Partiamo dal fatto che sto raccogliendo le firme per un consiglio comunale straordinario dedicato esclusivamente a Villa Lante – apre – occorre concentrare attenzione sull’argomento”.
E siamo d’accordo. Prima di capire il perché però ricordiamo che da un annetto circa la gestione del tutto è passata al Polo museale. E che la Sovrintendenza controlla la faccenda dall’alto. Sorveglia. Ma per il quotidiano si fa riferimento, appunto, al Polo.
Avanti. “Non si riesce a vedere la fine di questi lavori al bosco – spiega Troili – che ormai procedono da una vita”. Se qualcuno fosse caduto dal pero, dinnanzi alla notizia, occorre specificare che il verde è stato soggetto a controllo da parte di professionisti. Sono stati censiti circa 800 alberi. E non perché ogni tanto è bello dare una contata, no. Ma piuttosto perché molti di essi sarebbero malati. Numerosi “funghi” stanno rosicchiando dall’interno gli arbusti. E se i funghi rosicano, la logica dice che prima o poi le piante cadranno. O comunque diventeranno pericolose.
Per comprendere le colpe di tale fenomeno va scavato in un passato confuso, infarcito della più classica delle incurie (potature sbagliate, interventi non adatti, irrigazione eccessiva). E il parco, adesso, rischia di saltare.

Il consigliere comunale Arduino Troili

Il consigliere comunale Arduino Troili

Seconda perplessità. “La ditta di giardinaggio ha dei contratti assurdi – ancora lui – che gli rinnovano di due mesi in due mesi”. Viene logico chiedersi: con venti ettari di parco cosa si può fare in 60 giorni? Nulla, praticamente. In più, sapendo che nel giro di poco si può perdere l’appalto successivo, chi si mette a spostare mezzi, trattori, uomini e via dicendo da un sito all’altro? (Ari)nessuno. Se non bastasse, anche i due giardinieri interni, che vengono inclusi nel pacchetto a “tempo determinato”, e che quindi sono degli eterni precari, come possono pianificare il loro operato?
Chiusura. “Ci devono dire anche come stanno spendendo i soldi che sono arrivati – chiude Troili – pure con l’acqua, all’interno della Villa, non ci si capisce nulla. Vogliamo risposte. E le vogliamo in fretta”.
E come dargli torto.

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