Dove eravamo rimasti? Ah, già. Vi avevamo chiesto gentilmente di lasciare la chi starà a casa. Che sul palco ci stava quel trio lì, quello senza la sei corde, appunto. Bene, contrordine: riprendetela.
Cala il sipario sul Tuscia in jazz, questa sera. E per chiudere alla grande una grande manifestazione ecco un concerto che rappresenta la più classica delle ciliegine sulla torta: Fabio Zeppetella Trio tira simbolicamente le fila di un programma segnato dal consueto mix di qualità consolidata e nuove proposte. Bagnoregio si appresta all’atto finale.
Chi è Zeppetella? Uno tra i migliori chitarristi e compositori italiani (oh, pure nel mondo andrebbe piazzato molto in alto). Dotato di una tecnica ineccepibile e di grande sensibilità musicale, si avvale di un linguaggio unico e molto personale, frutto di uno studio sempre votato alla ricerca di uno stile che negli anni ha reso proprio.
È arrivato all’elaborazione di un suono del tutto “suo” passando dalla tradizione e dalla musica di maestri come Charlie Cristian e Wes Montgomer, all’evocazione del be-bop e dell’hard-bop degli anni sessanta.
Numerose inoltre le sue collaborazioni, con Kenny Wheeler, Lee Konitz, Tom Harrell, Enrico Rava, Paolo Fresu, Aldo Romano, Joey De Francesco, Roberto Gatto, Danilo Rea, Steve Grossman, Javier Girotto, Nicola Stilo, Stefano Bollani, Rosario Giuliani, Fabrizio Bosso, Gegè Telesforo, Stefano Di Battista, Maurizio Giammarco, Gianluca Petrella, Fabrizio Sferra, Ares Tavolazzi, Ramberto Ciammarughi, Heyn Van De Geyn, Emmanuel Bex e molti altri.
L’occasione perciò è gustosa, schietta e imperdibile. Nonostante magari qualcuno abbia virato sui Calanchi anche ieri sera, quando la Notte bianca ha fatto il pienone a Civita.
Buon riposo, Tuscia in jazz. Buon riposo direttore Italo Leali. Ci si becca presto