È iniziata da Budapest, la Parigi sul Danubio, l’avventura dei giovani viterbesi verso la XXXI Giornata mondiale della gioventù di Cracovia. I due bus, pieni di giovani delle parrocchie di Sant’Angelo, Sacro Cuore, Tuscania, Tarquinia e Civitavecchia sono partiti lunedì dal palazzetto dello sport del Murialdo. Dopo aver attraversato la frontiera nella notte tra lunedì e martedì, sono arrivati nella capitale ungherese in mattinata poco dopo le 10.
Ore e ore di viaggio, spezzate solo da alcune soste, che però non hanno fatto calare l’entusiasmo dei ragazzi guidati in questo viaggio di fede da Don Flavio, che si uniranno agli oltre 75mila italiani in partenza in questa ore per la Polonia.
All’arrivo un pasto al volo per riempirsi lo stomaco (forse non con il famoso gulash, viste le temperature non propriamente invernali), sistemazione in albergo per lasciare le valigie e un paio d’ore di riposo prima di svestire i panni da pellegrini per indossare quelli da turisti.
Un giro per la città, una delle più belle del mondo, che in questa stagione dell’anno si offre ai visitatori nella sua veste più bella. Via allora con le foto e i selfie dal Parlamento, il gioiellino di architettura neogotica, dal magnifico Bastione del Pescatori, al castello di Buda e al Ponte delle Catene. Ritorno all’albergo in serata e chiusura della giornata con cena e una celebrazione eucaristica (già, perché pur sempre di un pellegrinaggio si tratta).
Ieri invece, mentre Papa Francesco atterrava a Cracovia e sottolineava, parlando con i giornalisti durante il volo, che ”quella in corso non è una guerra di religione ma una guerra di interessi, per i soldi, per le risorse naturali, e per il dominio dei popoli” i giovani viterbesi hanno vissuto diversi momenti di raccoglimento e meditazione in vari luoghi della città, culminati con la preghiera sulla cima della basilica di Santo Stefano.
Domani sarà il giorno della missione di evangelizzazione, dove i pellegrini viterbesi si faranno portavoci del messaggio cristiano e racconteranno la loro storia di fede a tutti quelli che vorranno ascoltarli per le strade le piazze della città.