C’è un angolo della Tuscia in cui festeggiare durante l’estate è diventata quasi una regola. Vuoi perché di tradizioni e eventi storici ce ne sono a iosa, vuoi perché vengono turisti da tutto il mondo oppure semplicemente perché la stagione è la scusa perfetta, tra caldo e ferie, per riversarsi in strada e fare qualcosa di meglio di una sola passeggiata. Quindi in un luglio ricco di appuntamenti iniziati con la rassegna musicale “Classica summer 2016 – I suoni del lago” a cui hanno fatto seguito la “Notte del vintage anni ‘60”, gli omaggi a Pier Paolo Pasolini e a Fabrizio De Andrè, la tradizionale e famosa rievocazione dei Misteri di Santa Cristina e l’evento “Christina martyr Volsinii”, a Bolsena è l’ora della Notte Bianca.
La manifestazione che chiude in bellezza il luglio festoso della cittadina lacustre è in programma oggi. Sarà una notte all’insegna della cultura e delle tradizioni popolari che coinvolgerà oltre 10 siti tra i più suggestivi e conosciuti di Bolsena con musica dal vivo, spettacoli folcloristici, mostre, attività per bambini, presentazioni di libri, proiezioni cinematografiche e spazi dedicati all’artigianato. Una serie di iniziative capaci quindi di accontentare tutti i gusti dei partecipanti e che sottolineano, allo stesso tempo, la capacità degli organizzatori di offrire un evento che si inserisce pienamente alla fine di un calendario pieno di altre manifestazioni di successo. La Notte bianca della cultura è a cura del comune di Bolsena, della regione Lazio, del teatro San Francesco, e della Pro loco.
Ce ne saranno di cose da fare sabato sera. Si potrebbe per esempio andare al castello Monaldeschi dove, oltre alle attività per bambini, nel pomeriggio ci sarà la presentazione del libro “Misteri, leggende e storie del lago di Bolsena” di Claudio Lattanzi. Durante la serata tra i tanti eventi anche la proiezione del film “Vacanze ai Caraibi”, con al presenza eccezionale dello sceneggiatore Paolo Genovesi, e la rappresentazione dei “Mestieri di una volta”, artigiani lavoreranno legno, cuoio, ceramiche, ferro e vimini accompagnati da musica dal vivo. E ancora ci saranno le lavandaie della Tuscia, sbandieratori, cori polifonici, orchestre, stornellatori romani, infioratori e corteo storico.
Ah, e se non dovesse bastare, i primi di settembre passeranno dalla cittadina lacustre, sostandovi, i pellegrini della Via Francigena, che in occasione dello straordinario anno giubilare, affrontano chilometri a piedi per giungere alla porta santa di San Pietro a Roma.