La provincia più puntale nei pagamenti nella Regione Lazio, con il 30,7 % di imprese virtuose. È il primato che spetta alla Tuscia secondo quanto riportato dall’ultimo rapporto del Cribis sullo stato dei pagamenti nella regione.
Una situazione non proprio idilliaca quella del Lazio: su ben 495.200 imprese solo il 25,5% – poco più di un quarto del totale, la media nazionale è del 35% – salda alla scadenza le fatture ai fornitori. ”Le aziende laziali sono in difficoltà in tema di puntualità nei pagamenti commerciali, con performance in calo rispetto ad un anno fa e soprattutto rispetto al 2010. Solo un’impresa su quattro è puntuale, mentre ben il 20,4% fatica a pagare i fornitori – commenta Marco Preti, amministratore delegato di Cribis D&B -. Dopo anni di ristrutturazioni e ridefinizione di mercati, prodotti e obiettivi, le realtà laziali devono rimanere attente e concentrarsi sulla ricerca di nuovi mercati e sulle strategie di gestione della clientela”.
In particolare, le aziende che hanno ottenuto le migliori performance sono quelle che hanno utilizzato la gestione del credito come uno dei parametri di segmentazione della clientela, in sinergia con le esigenze e gli obiettivi commerciali. La puntualità dei pagamenti è quindi diventata uno degli elementi chiave per ottimizzare i flussi di cassa e individuare i clienti da fidelizzare e su cui investire. Non stupisce che nella gestione del credito la priorità sia divenuto il monitoraggio costante della clientela, l’adozione di strategie per la riduzione degli insoluti e l’efficientamento delle procedure. “I segnali di peggioramento – conclude Marco Preti – non devono però far disperare. Bisogna essere fiduciosi e continuare a considerare la capacità di generare cassa come uno degli obiettivi finanziari più importanti in quanto sarà sempre più complesso per le aziende finanziarsi a breve termine”.