Gentile presidente Zingaretti, il Club per l’Unesco Viterbo Tuscia ha molto apprezzato e subito sottoscritto – condividendone fino in fondo le motivazioni – l’appello per salvare Civita, promosso, tramite la piattaforma Change.org, da lei e dal sindaco di Bagnoregio Francesco Bigiotti, tra i primi di un lungo e prestigioso elenco di firmatari. Come associazione che si ispira agli ideali e ai princìpi di azione dell’Unesco riteniamo fondamentale l’impegno per promuovere a livello locale la conoscenza, la tutela e l’efficace fruizione del patrimonio culturale e siamo convinti che gli strumenti di tutela e valorizzazione messi a disposizione dall’Unesco possano fornire un notevole sostegno alle politiche di salvaguardia e di valorizzazione e con esse alle opportunità di sviluppo dei territori di riferimento.
Per questo abbiamo sostenuto negli anni passati il progetto di Geoparco della Tuscia (http://geoparcotuscia.provincia.vt.iu), la candidatura del lago di Bolsena come Riserva della Biosfera in base al Programma MAB (Man and Biosphere) (http://c1ubunescotuscia.jimdo.com/il-programma-mab-per-il-lago-di-bolsena) ed abbiamo salutato come un risultato molto importante l’inserimento del Trasporto della Macchina di Santa Rosa di Viterbo, insieme con le altre tre grandi celebrazioni processionali con strutture portate a spalla di Nola, Palmi e Sassari, nella lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale dell’umanità. Tra le motivazioni che ci hanno spinto, alcuni anni fa, alla costituzione del Club per l’Unesco Viterbo Tuscia c’è anche la constatazione che una terra di grande qualità archeologica, artistica e paesaggistica come la nostra è finora presente nelle liste dei patrimoni dell’umanità – sembra quasi incredibile – con un unico sito, per di più in condivisione con la provincia di Roma: le necropoli etrusche di Cerveteri e Tarquinia. Soprattutto siamo consapevoli che gli strumenti messi a disposizione dall’Unesco costituiscono un suggello di valore universale al patrimonio culturale, materiale o immateriale, che una comunità sente come fondante della propria identità ma che lungi dal comportare ricadute automatiche dal punto di vista ambientale, turistico ed economico, accrescono il senso di responsabilità e richiedono un impegno coerente dei decisori pubblici e.di tutta la cittadinanza nella direzione di una valorizzazione integrata e sostenibile del territorio. Per questi motivi, mentre sosteniamo con convinzione il percorso per l’iscrizione di Civita di Bagnoregio nella lista dei siti Unesco, ci auguriamo che, in prossimità della scadenza dei 45 giorni di sospensione dell’autorizzazione per l’apertura di una nuova attività estrattiva nel Comune di Lubriano, al confine con il comune di Bagnoregio e con quello di Bolsena, a soli cinque chilometri da Civita di Bagnoregio e a tre dalla Valle dei Calanchi, la Regione da Lei presieduta voglia assumere una decisione contraria, chiara e definitiva, che non metta a rischio la candidatura Unesco e che risulti in sintonia con le politiche di valorizzazione, imperniate sul turismo ambientale e culturale, che i territori della Teverina e del Lago di Bolsena hanno ormai individuato, con risultati che possono essere sempre più efficaci, come le più rispondenti alle proprie vocazioni. Con stima.
Luciano Dottarelli
Presidente del Club per l’UNESCO Viterbo Tuscia