18112024Headline:

“Genio, Barelli ha fallito: ora si dimetta”

Paolo Pelliccia, commissario straordinario del Consorzio Biblioteche, contro l'assessore

Paolo Pelliccia, commissario straordinario del Consorzio Biblioteche

Paolo Pelliccia, commissario straordinario del Consorzio Biblioteche

“Barelli ha fallito, ne prenda atto e ne tragga le conseguenze”. Mica male come attacco, ma uno come Paolo Pelliccia mica gira tanto intorno alle parole. Motivo del contendere? Il bando per l’affitto del Cinema Genio che, alla prima chiama, è andato deserto: nessuna proposta, nessuna offerta, niente di niente. Non c’è stata alcuna manifestazione di interesse da parte di chicchessia. “Lo dico con assoluta sincerità: ci sono rimasto male per Viterbo e per i suoi cittadini – aggiunge il commissario straordinario del Consorzio Biblioteche – . Ma con altrettanta sincerità, dico pure che c’era da aspettarselo vista come era stato strutturato”. In che senso? “Nel senso che nessun imprenditore sensato potrebbe mai accettare di imbarcarsi in un’operazione del genere senza avere un orizzonte temporale abbastanza lungo davanti per poter ammortizzare investimenti che sono più che consistenti e dei quali forse ben pochi si sono resi realmente conto”.

Forse è il caso di scendere un po’ nei particolari… “Da quanto tempo operano le Terme dei Papi?”. E che c’entrano le terme… “Quelle sono pubbliche, cioè di proprietà del Comune, esattamente come il Genio, ma i Sensi hanno chiesto e ottenuto di poter agire con concessioni almeno ventennali. Domanda: perché non si è fatto lo stesso con il Cinema? Lì solo per cominciare ad entrare ci vuole un investimento di almeno un milione di euro e confesso di non conoscere nei dettagli le normative riguardanti la sicurezza che potrebbero comportare spese aggiuntive. Non è l’affitto mensile, mille euro, a spaventare ma la prospettiva di fiato cortissimo: sei anni, mi pare, rinnovabili per altri sei. Poco, troppo poco. Così non si va da nessuna parte, ma Barelli ancora non se ne è reso conto: solo lui poteva pensare una cosa del genere. E i risultati si vedono…”.

L'assessore comunale Giacomo Barelli

L’assessore comunale Giacomo Barelli

Viene il sospetto che la sua sia soltanto una posizione fortemente critica per il niet opposto dall’assessore alle attività produttive alla proposta di gestione del Genio da parte del Consorzio Biblioteche. “No, non è così – interviene Pelliccia – perché la questione non è personale. Certo, è da presuntuosi non ascoltare nemmeno. Io credo invece che bisogna almeno andare a vedere nel concreto e poi decidere. Non è accaduto, ma lo sgarbo non è stato fatto a me come persona, ma all’istituzione culturale che rappresento e che si poneva come garante dell’interesse pubblico. So per certo che un importante gruppo italiano nel settore della distribuzione cinematografica aveva manifestato un certo interesse per la faccenda del Genio, ma la cosa è ben presto sfumata quando si sono resi conto di come era strutturato male il bando”.

A proposito, ma qual era l’ipotesi su cui invece stava lavorando il Consorzio Biblioteche? “Una sala come quella attuale da 700 posti non è proponibile ed è antieconomica. L’ipotesi su cui avevamo lavorato era di creare 4 sale con programmazione mirata, più un bistrot e una biblioteca multimediale sul cinema. L’idea di fondo è che una struttura del genere deve lavorare tutto il giorno per coprire i costi e la mattina il cinema non si fa, quindi si può e si deve fare altro”. D’accordo, ognuno ha le sue idee, ma adesso dopo questo passaggio a vuoto potrebbe esserci un ritorno di fiamma…”Alt. Lo dico chiaramente: io non sono più disponibile. Le cose sono andate così e ne prendo atto. Adesso, se ne sono capaci, sbroglino loro la matassa. Resta un fatto innegabile: è stato un fallimento per la comunità e un danno per Viterbo. Ecco perché ribadisco che l’assessore Barelli ne deve prendere atto e si deve dimettere”.

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