Da sempre, quando un amico vola via da questo mondo perché è giunto il suo tempo, coloro che rimangono si prodigano di tenerne vivo il ricordo. Soprattutto quando è stato un maestro. Soprattutto quando ha portato prestigio e vanto a una comunità intera. Soprattutto quando è il momento della festa.
Si è conclusa con un tributo all’artista Franco Valeri, recentemente scomparso, la tre giorni a Civita Castellana dedicata al mondo della ceramica. ‘’Buongiorno Ceramica’’, questo il nome della manifestazione organizzata dal Comune, ha riempito per cinque giorni la cittadina di eventi, mostre, laboratori e visite guidate nelle fabbriche, il tutto per far conoscere ai civitonici e ai turisti la meraviglia che ha fatto le fortuna del paese ai piedi del Monte Soratte. Gran finale della manifestazione la serata – evento ‘’1280° centigradi’’ , svoltasi nello show room della fabbrica Art Ceram nel cuore del paese, dedicata al prof. Valeri, scomparso lo scorso 12 maggio all’età di 83 anni.
Artigiano, scultore, designer, docente in vari istituti scolastici ma soprattutto un maestro della sua arte che ha disseminato Civita Castellana con le sue opere, dal monumento ai Caduti vicino l’istituto d’arte, al monumento al Ceramista in via Mazzini o a quello in via della Liberazione, fino ad arrivare al più recente pannello esposto all’ingresso di via del Tiratore. Anche il senatore Stefano Collina, presidente dell’Associazione Italiana Città della Ceramica, ente organizzatore dell’evento Buongiorno Ceramica, ha voluto tributare il suo omaggio a Franco Valeri nella lettera indirizzata al sindaco in occasione della manifestazione.
”Voglio ringraziare il comune di Civita Castellana nella persona del sindaco Gianluca Angelelli e dell’assessore alla cultura Vanessa Losurdo – scrive il senatore Collina – per aver dedicato questa manifestazione al prof. Franco Valeri, scultore, pittore e designer recentemente scomparso. Ma soprattutto per noi Franco Valeri era un maestro della Ceramica di Civita Castellana. Il percorso cittadino che lega le opere di Valeri rappresenta già di per sé stesso un museo all’aria aperta, una traccia artistica che per Civita significa non solo la propria storia passata, ma ancora di più la propria identità che si vuole coltivare per il futuro”.