“Un senso non ce l’ha…”. Le note graffianti del Vasco nazionale accompagnano il cittadino viterbese alla disperata caccia di un parcheggio in centro il sabato mattina. Il giorno libero per molti, quello che può essere dedicato allo shopping o anche alla semplice passeggiata. E questo accade 52 volte all’anno, praticamente da sempre. Con gli ascensori ancora (colpevolmente e inspiegabilmente) immobili e con il parking del Sacrario occupato dalle postazioni degli ambulanti (la maggior parte delle quali assolutamente inutili, anzi controproducenti), la caccia al posto libero è vana. Qualcosa ci sarebbe in Piazza della Rocca, ma quando in auto ci sono persone anziane che fanno fatica a deambulare, impossibile pensare di fare a piedi la discesa di via Cairoli. Bisogna semplicemente rinunciare e rinviare ad altri giorni della settimana, quando però si lavora con tutto quel che segue…
Ecco, ce l’ha ancora un senso, nell’anno del signore 2016, quel mercato e in quel dì? Risposta unanime: no. E allora perché non si provvede? “Perché ci sono da rispettare i tempi delle concessioni”, risponde l’assessore alle attività produttive Sonia Perà. Quindi vince la rassegnazione… “No, perché ci viene in aiuto la direttiva Bolkenstein che permette di tagliare i tempi. Nei primissimi mesi dell’anno prossimo, potremo mettere mano alla faccenda”. E già questa notizia risolleva il morale perché ci sarà da soffrire ancora per poco: lo abbiamo fatto per tanto tempo, avremo la forza (e la pazienza) di farlo anche adesso.
Ricapitolando, le concessioni (che hanno validità decennale) cesseranno ad inizio 2017 e quindi si potrà operare: giusto, assessore? “E’ così. La nostra intenzione è di operare in tre direzioni: ridurre, riqualificare, spostare”. Cominciamo dal primo punto: riduzione del numero degli ambulanti. “Attualmente sono 90, contiamo di scendere intorno a 60. Una prima scrematura sta avvenendo proprio in queste settimane bloccando l’apertura dei commercianti morosi. Abbiamo dato il tempo per mettersi in regola: chi non lo ha fatto, è fuori. Una quindicina di banchi si sono praticamente autoesclusi”. Par di capire che per arrivare al numero di 60, si dovrà procedere attraverso il punto numero 2: la riqualificazione. “Esatto, ma qui l’amministrazione comunale può dare indicazioni, magari anche auspicare però è chiaro che non possiamo imporre la vendita di certi prodotti e non altri”. Magari sarebbe da evitare la fiera del falso e delle cianfrusaglie made in China… “Concordo ma si tenga anche presente che in questo settore sono frequenti i passaggi di licenza. Insomma, cercheremo di attuare una riqualificazione qualitativa. Voglio che su questi aspetti concordano i rappresentanti delle associazioni di categoria che qualche settimana fa ho incontrato”.
Associazioni che invece mugugnano sul punto 3: spostamento. “No, assolutamente. Tutti ci rendiamo conto che va liberato il parcheggio del Sacrario. L’ipotesi sui cui si sta lavorando è di utilizzare via Marconi e l’area degli Almadiani; complicato invece pensare anche a piazza del Teatro perché ci sarebbero problemi di viabilità. Bisognerà fare un po’ di conti con le metrature, ma non mi pare un problema insormontabile”. Allora, assessore Perà, se la sente di prendere un impegno e di dare date certe? “L’impegno c’è ed è totale e condiviso dall’amministrazione. La data? Non sarà il giorno di Capodanno del 2017, ma certamente nei primissimi mesi dell’anno”. E almeno questa storia, un senso, l’ha ritrovato…