Trentacinque giovani per una settimana nella Tuscia. Per conoscere, valorizzare e promuovere la Tuscia. E’ il progetto “Back to Nature” appena concluso, realizzato da Aisec e Confcooperative Lazio Nord nell’ambito del programma europeo Erasmus Plus. “Il nostro territorio – sottolinea Bruna Rossetti, presidente di Confcooperative Lazio Nord – è caratterizzato da un’economia prevalentemente agricola legata alle tradizioni popolari, alla stagionalità dei prodotti locali, alle attività della terra e al contatto diretto con la natura. I ragazzi e le ragazze, tra i 18 e i 25 anni (provenienti da Italia, Francia, Turchia, Bulgaria, Romania, Spagna e Lituania) attraverso la scoperta di antichi mestieri, usi e costumi della Tuscia, hanno condiviso le loro esperienze e le loro culture dando vita a un confronto continuo sul senso di appartenenza europeo. Lo scambio di esperienze ha permesso poi lo sviluppo di valori quali la solidarietà e la tolleranza, mentre le tradizioni delle rispettive culture di appartenenza hanno rappresentato esempi concreti di come la valorizzazione della diversità sia un valore aggiunto fondamentale. Infine, i giovani sono stati protagonisti anche di uno scambio con gli studenti dell’Istituto superiore ‘Mariano Buratti’ che ha permesso di conoscere i punti caratteristici della città di Viterbo e di portare questa esperienza nel loro Paese di appartenenza una volta tornati a casa”.
“Oggi – spiega Stefano Cerioni, presidente di Aisec – il confronto tra urbano e rurale rende improrogabile la domanda su quale sia il modello di sviluppo sostenibile più idoneo ai diversi contesti abitativi europei. Il recupero responsabile dei luoghi, delle tradizioni popolari e di comportamenti sani e stili di vita naturali, sono occasione per mettere in contatto e dialogo diversità culturali e modelli di sviluppo eterogenei. Solo attraverso la presa di coscienza reciproca da parte dei giovani sulle potenzialità offerte dai diversi contesti europei da cui provengono in termini di risorse naturali, culturali ed economiche si attua un processo di promozione e di valorizzazione del patrimonio di cui l’Europa è ricca, e che in maniera creativa può trasformarsi in iniziative imprenditoriali rivolte ai giovani, che arginino il fenomeno dello spopolamento delle piccole realtà abitative”.