“E’ davvero singolare che a livello nazionale ci si muova in modo unitario, mentre a Viterbo si sceglie una strada completamente differente”. Lucio Corbucci, esponente di spicco della Uil Funzione Pubblica ed esperto proprio nel settore della polizia locale, non riesce proprio a spiegarsi come mai Cisl, Cgil e gli autonomi della Confsal abbiano deciso di escludere la Uil dalla conferenza stampa di venerdì scorso in cui fu analizzata la situazione della municipale. “Io posso solo dire – riprende Corbucci – che non abbiamo partecipato semplicemente perché non siamo stati coinvolti. Insomma, non ci hanno detto niente”. Perché? “Non lo so”. Qualche ipotesi? “Credo, ma è solo una mia opinione, che tutto derivi dalla posizione assunta dalla Uil su alcuni istituti contrattuali, come il salario accessorio. Ma mi permetto di osservare che una cosa sono le scelte sindacali (sulle quali si può discutere e dissentire), ben altra le alleanze”.
Insomma, il discorso risale a tempi più lontani… “E’ vero, ma io faccio riferimento a tempi recentissimi. Ad esempio, a quell’incontro di inizio maggio con l’amministrazione comunale. Ne venimmo a conoscenza per caso, ma in tempo e per questa ragione riuscimmo a presentare sul tavolo un nostro documento con le nostre richieste, delle quali naturalmente si è tenuto in quello che è stato definito ‘protocollo di intesa’ e che dovrebbe essere firmato dal sindaco a breve”.
“Trovo certe scelte incomprensibili – continua l’esponente della Uil Fp -. Vale la pena ricordare che domani (oggi per chi legge, ndR.) Cgil, Cisl e Uil saranno fianco a fianco nella manifestazione di Roma in cui la Funzione pubblica protesterà unitariamente contro il governo con una serie di rivendicazioni, a cominciare dal rinnovo dei contratti di lavoro. Ecco, perché ciò che vale a livello regionale non vale a livello locale? Ecco, qualcuno mi dia una risposta convincente su questo quesito”. Con un’aggiunta non da poco: il grado di rappresentatività tra i lavoratori. “I numeri contano – conclude Lucio Corbucci – e i numeri dicono che la Uil a livello di dipendenti comunali è il sindacato di gran lunga più votato. Nella cosiddetta Delegazione trattante, che è poi l’unico organismo sindacale deputato ad avere rapporti con l’amministrazione, la Uil ha 6 rappresentanti su 12 e quindi da sola rappresenta la metà almeno la metà dei lavoratori. Bisogna che qualcuno se ne renda conto e si comporti di conseguenza”.