La formazione dei giovani è da sempre una delle colonne portanti del Tuscia in Jazz. Il festival da 15 anni forma in provincia di Viterbo, a Castiglione in Teverina a Pasqua e a Bagnoregio in estate, centinaia di giovani musicisti provenienti da tutta Europa. Dal 2016 il festival ha deciso di ampliare i suoi percorsi formativi lanciando 2 nuovi corsi. Questi però non saranno dedicati ai musicisti, ovviamente anche loro possono partecipare se interessati, ma alla parte tecnica che ruota intorno alla musica. I corsi saranno dedicati alla produzione musicale e alla parte audio – tecnica.
Per la produzione musicale il festival organizza un corso di informatica musicale con il docente Steinberg Mauro Dolci. Anche se può sembrare ardito accostare i termini di “informatica” e “musicale”, si può senz’altro affermare che, con l’odierno sviluppo delle tecnologie, dei software e degli hardware, l’accoppiata non è assolutamente ardita. La composizione musicale eseguita attraverso le varie componenti dei computer e delle banche dati sonore permette efficacemente di essere visualizzata in tutte le sue componenti. Possiamo, infatti, separare agevolmente ogni fonte sonora relativa ad uno strumento; possiamo sostituire in ogni momento uno strumento con un altro senza alterare le “fondamenta” del pezzo cioè il tempo e la sua struttura; possiamo aggiungere un numero quasi infinito di strumenti addizionali; possiamo lasciar aperto un brano e completarlo quando vogliamo; possiamo infine cambiarne totalmente o parzialmente tonalità e tempo di metronomo e molte altre possibilità ancora. I moderni software di informatica musicale permettono di registrare in digitale una quantità enorme di tracce audio separate per mixare e produrre prodotti musicali per CD, demo, musica da film etc. Il campo che ci si presenta avanti è effettivamente molto grande, e le sue applicazioni possono senz’altro contribuire alla creazione di professionalità all’interno del mondo del lavoro. Se, infatti, da un lato l’informatica musicale è il perfetto complemento per chi fa musica, dall’altro può essere il trampolino di lancio per fonici, recordisti, remixers fino ad arrivare a musicisti classici e solisti, per la facilità di creare partiture, fino ai copisti e quant’altro.
L’altra proposta del festival è il corso tecnico audio tenuto da Mirko Gerunzi che riguarderà tutto quello che sta dietro ad un concerto e ad una registrazione. Il corso che curerà sia la parte teorica con lezioni in aula, che quella pratica direttamente sul palco del festival mira a formare nuove professionalità nel settore con una full immersion teorica e pratica. Gli allievi impareranno come gestire dalla A alla Z da un punto di vista tecnico al fianco di professionisti e grandi musicisti.
Entrambe i corsi sono in programma dal 25 al 29 luglio e si terranno a Bagnoregio durante il Tuscia in Jazz. Gli allievi dei corsi avranno libero accesso a tutti i concerti del festival. Il costo va da 100 a 150 euro in base al periodo in cui ci si iscrive. Per tutte le informazioni basta visitare il sito www.tusciainjazz.it. Grazie alla convenzione stipulata dal festival con l’agenzia il Grillo Viaggiante, gli allievi dei corsi potranno pernottare sul luogo a partire da 15 euro a notte.