La superficialità, l’approssimazione e la poca competenza di questa amministrazione di giorno in giorno viene alla luce drammaticamente. Parole in circolo, chiacchiere fumose ed ingannevoli, promesse lanciate in piena libertà tanto non costa nulla a chi le fa, ma denuncia crudelmente il poco rispetto per i soggetti destinatari di tali promesse ed in generale il poco rispetto per la Città di Viterbo.
Viterbo sta vivendo l’incubo dei nuovi barbari che in tre anni e quattro bilanci hanno fatto strage di regole, di rapporti politici ed amministrativi, di credibilità pubblica ed istituzionale, hanno più volte recato danno all’immagine della città, senza modificare nulla in meglio.
Che fine hanno fatto i 2.200.000 che erano disponibili per le strade, che fine hanno fatto i 250.000 euro promessi pubblicamente per lo Stadio Rocchi? E così tanti altri interventi strutturali promessi con soldi non in bilancio che appaiono e scompaiono e poi misteriosamente riescono fuori all’occorrenza giustificativa. L’incubo che stanno vivendo i dirigenti, funzionari e dipendenti comunali che mai avevano toccato con mano la perversione amministrativa della mancanza dì idee e della incompetenza. Settori ed uffici in piena crisi organizzativa e di identità, una babilonia tutta viterbese made in Michelini.
Servizi fondamentali sguarniti ed uffici strategici collassati, La Polizia Locale al limite della sopportazione fisica ed amministrativa trattata con indifferenza mista a strafottenza, gli uffici anagrafici diventati luogo di sofferenza, di scontro e di caoticità burocratica sulla pelle degli impiegati e dei cittadini, e quasi tutti gli altri uffici comunali soffrono situazioni similari. L’arroganza e la presunzione politica la fa da padrone in ogni luogo in Comune, ponti d’oro agli arroganti ed ai presuntuosi della città che trovano terreno fertile nella disponibilità di chi amministra. I problemi dei cittadini non valgono nulla per i nuovi barbari, la città ed i suoi problemi sono strumento di divertimento e di esercizio politico per dividere, sommare, sottrarre e moltiplicare gli interessi di pochi rispetto agli interessi di molti. Soldi non ci sono per le associazioni di volontariato, sportive e culturali ma ci sono per gli amici, per gli amici degli amici e per gli amici degli amici degli amici. L’amicizia per questa amministrazione ha un grosso valore.
Viterbo vittima di questo malgoverno consolidato, di un sistema di governo che non ha un verso e tira a campare, è privo di anima, di sentimenti e di rispetto per la sua storia, la sua cultura e le sue tradizioni, è vuoto di contenuti, di idee e di progetti per lo sviluppo cittadino generale. E’ il classico carrozzone su cui salgono e scendono presidenti del consiglio ed assessori con una disinvoltura impressionante per fare cosa ancora non si sa, ma l’importante è rimanere lì ed esserci perché i barbari il loro lavoro distruttivo ed il saccheggio lo debbono fare sino alla fine.
Sergio Insogna e Francesco Moltoni
Consiglieri comunali del gruppo GAL