Giunta alla diciassettesima edizione, la manifestazione Archeocreando 2016 quest’anno debutta venerdì per poi concludersi domenica. Tre giornate particolarmente intense in cui il filo conduttore è l’amore dei partecipanti nei confronti della loro Tuscania. In un luogo che ha visto passare per le sue strade e i suoi vicoletti artisti del calibro di Pier Paolo Pasolini, che proprio qui ha girato “Uccellacci e Uccellini” nel 1966, o Franco Zeffirelli con la sua versione di “Romeo e Giulietta” del 1968, in un luogo in cui le testimonianze di matrice cristiana hanno preso il posto di vestigia pagane, gli abitanti del posto sembrano avere tutte le intenzioni di continuare su questo percorso, promuovendo incontri di stampo artistico – culturale.
Il tutto si svolgerà presso la sede di Actas (Associazione culturale turismo arte e spettacolo) in cui gli studenti tuscanesi, chiamati a partecipare all’evento, esporranno il plastico “Tuscania nel 1345”, quasi a voler continuare a mantenere costante il contatto tra passato e presente. Notevole, inoltre, il lavoro svolto dai giovani per la stesura del libro “Alla ricerca degli antichi castelli”, realizzato con un’altra Associazione culturale del posto, Tuscania Nuova, compatibilmente al loro grado di studio.
Quest’anno gli studenti hanno anche avuto la fortuna di lavorare a un antico documento a cui si stava dedicando il maestro Vosberge Valentini negli anni ’80, prima della malattia che bloccò irrimediabilmente il suo lavoro. Fortunatamente, buona parte della documentazione prodotta fino ad allora è stata conservata (foto e rilievi topografici, disegni e ipotetiche ricostruzioni), lasciando ai giovani un documento di grande valore storico su cui lavorare.
“Una quantità di elementi già pronta – affermano gli organizzatori di Archeocreando – per una significativa pubblicazione, così importante che abbiamo deciso di non smembrarla, quindi i ragazzi hanno utilizzato solo in minima parte di quello che era a disposizione, ma quando il libro sarà pubblicato, sarà un’ulteriore e preziosa fonte alla quale gli studenti potranno attingere in futuro”.