Tutto rimandato, perché nel calcio non c’è niente di scontato. La Viterbese viene fermata sul 3-3 dal Cynthia, e a causa della vittoria del Grosseto (ora a -5) a Castiadas, la promozione gialloblu è ancora in sospeso. Forse si deciderà domenica prossima a Roma contro l’Astrea, intanto però resta la delusione per uno stadio strapieno e per una partita cominciata male (rigore per gli ospiti dopo due minuti: arbitro Massara pessimo) e passata sempre a rincorrere, fino al 3-3. Nella ripresa, un assalto continuo ma disorganizzato della Viterbese, che comunque non ha giocato bene e che ha sofferto certamente il peso della posta in palio.
VITERBESE – CYNTHIA 3-3
Viterbese (4-3-1-2): Pini; Pandolfi, Pomante, Scardala, Fe’; Ansini (1st Addessi), Selvatico, Cuffa (11st Nuvoli); Belcastro (19st Neglia); Invernizzi, Bernardo. A disposizione: Mastropietro, Perocchi, Pacciardi, Dierna, De Sena, Boldrini. Allenatore: Nofri
Cynthia (4-4-2): Scarsella; Martaroli, Paloni (38st Tell), Di Ventura, Scardola, Pucci, Bertoldi, Torri (31st Menicucci), Attili, Pace, Senesi (41st Martena). A disposizione: Tomarelli, Izzi, Cappelli. Allenatore: Santolamazza
Arbitro: Massara di Reggio Calabria (Garofalo – Netti)
Marcatori: 3pt e 23pt Bertoldi su rig., 4′ Invernizzi, 14′ Torri, 33pt Pomante, 39′ Bernardo
Note. Ammoniti: Pomante e Cuffa (V), Telli, Di Ventura e Scarsella (C). Angoli: 14-1. Recupero: 0pt – 4st. Spettatori: 3000 circa
PROMOSSI & BOCCIATI
Pini voto 5 Simbolo della domenica. Dopo un campionato eccellente, sbarella come Kate Moss a fine serata. Intanto incassa tre gol, che sono tanti: quello di Torri è imparabile, d’accordo, e i due rigori sono pure piazzati bene, però ad Olbia, sette giorni fa, uno lo aveva preso. Uscita da brividi nella ripresa, con due svirgole che sono due apostrofi rossi tra le parole ”Che papera”.
Pandolfi 5 C’era? E se c’era, dormiva?
Pomante 5.5 Sembra un po’ fuori forma, rispetto al fascio di muscoli a cui ci aveva abituato. Il secondo rigore è colpa sua, e si becca pure il giallo. Poi si riscatta salendo in attacco e propiziando il gol del 2-3.
Scardala 6 Tappa quello che può tappare, e nell’assalto finale si trasforma in un Bonucci coi capelli, vale a dire nel regista della squadra. Non basta.
Fe’ 5 Solito lottatore, d’accordo, soliti chilometri. Ma certi tiri alla viva il parroco se li potrebbe anche risparmiare, se manca la mira.
Ansini 5 Anonimo e neanche veneziano. Nofri se ne accorge subito. (dal 1′ st Addessi 5.5 Dovrebbe dare più spinta, ma s’incarta spesso in dribbling contro se stesso).
Selvatico 5.5 Pericoloso solo quando calcia i corner e certe punizioni. Per il resto, sbaglia un sacco di lanci, e non è da lui.
Cuffa 5 Cercasi Cabezòn disperatamente. Provoca il primo rigore (che resta dubbio) e da lì perde la trebisonda, tant’è che Nofri lo toglie. In una partita così importante uno con la sua esperienza, e la sua grinta, non può sparire, manco fosse un idraulico al sabato. (11′ st Nuvoli 5.5 Cambia poco il centrocampo)
Belcastro 6 Meno ispirato del solito, anche se è l’unico a produrre palloni interessanti (e in profondità) per gli attaccanti. (19′ st Neglia 6 Si mangia un gol che avrebbe fatto venir giù lo stadio, il gol della promozione. Forse entra troppo tardi, forse Nofri temeva che soffrisse il terreno pesante. Troppi forse, già).
Invernizzi 5.5 Segna il pareggio fulmineo, poi sgomita e sgomita, e con quest’arbitro si becca anche tanti falli contro.
Bernardo 7 Il migliore. Non solo per il gol, ma anche per il cuore che ci mette, e la tecnica che non si discute. Peccato che un San Bernardo non sia riuscito a soccorrere la Viterbese.