16112024Headline:

Sette giorni di (inutili) notizie

Riflessioni di brutale disumanità riunite solo dalla Super Bock, tanta Super Bock

Jovanotti diventa hipster, wow

Jovanotti diventa hipster, wow

Decessi e du-cessi
Negli ultimi giorni sono morti Johan Cruyff, Gianmaria Testa, Paolo Poli e Zaha Hadid. Che dire: Vasco Rossi sta bene e Jovanotti si è rasato

Capre
Vittorio Sgarbi si candida a Cosenza. Il simbolo della sua lista è una capra. E sì, anche lui gode di buona salute

Can(n)one
Chi è che non deve pagare il Canone Rai? Dopo la recente rivoluzione, una commissione ha studiato a fondo la faccenda. Risposta: nessuno. Nessuno almeno che sia vivo. D’altronde succede, quando si ha a che fare col regime

AborTrump
Fa discutere la posizione di Trump sull’aborto. Non tanto la sua opinione, in realtà. Quanto il fatto che sua madre non ci abbia pensato, quando ancora era in tempo

Aquile remote
Forse la Lazio vince lo Scudetto del 1915. Che le viene assegnato oggi, dopo la sospensione del campionato di allora per via del Conflitto mondiale. Sarebbe il miglior traguardo dell’era Lotito

Prendetevi il traghetto
Da stamane Ryanair ha annullato sette rotte da Alghero. Il colosso tiene inoltre a precisare: “Voli cancellati, anche se si è in compagnia di uno straniero”

Peggio assai
Amnesty International dichiara che “gli operai impiegati per la costruzione degli stadi in Qatar, in vista del Mondiale 2022, vivono ancora in condizioni di semi schiavitù”. Ecco spiegato perché il Qatar è stato preferito all’Italia

Luke Grundig Perry

Luke Grundig Perry

Splendido cinquantenne
Luke Perry ha appena compiuto 50 anni. Auguri. E per chi non se lo ricordasse, meglio. In ogni caso, tanto tempo dopo, Dylan ha ancora una fronte grande come un Grundig

P.S. La cattiveria della settimana
Siamo appena rientrati dalle ferie. Siamo buoni. E non vorremmo proprio scrivere cattiverie. Perciò lanciamo solo un’idea, anzi un’iniziativa: “Un euro per Tonino”. Mettiamo dei salvadanai in tutti i bar. Raccogliamo fondi. Arriviamo a 14mila euro. Così Delli Iaconi potrà pagare i buffi del Comune col Tuscia in jazz. Non si sa mai che se la rassegna dovesse tornare in città, magari qualche jazzista o qualche turista (vero), o qualche curioso, dopo i concerti, possa finire addirittura per andare a visitare la mostra giù a valle Faul

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