Prima d’entrare, quando sono le cinque del pomeriggio e la maggioranza delle persone normali sta lavorando, si nota fuori dall’Icult di Valle Faul un’adunata – mica sediziosa – di pischelli. Giovani giovani: si salutano in modo strano, vanno a fumare lontano dagli sguardi indiscreti (sia mai che passi la mamma) e poi entrano. Sono loro il primo pubblico di Medioera 2016, ma è lecito immaginare che non siano qui per ascoltare il pur interessantissimo intervento di Antonella Pizzaleo, la responsabile dell’Agenda digitale della Regione Lazio. No, loro sono qui per l’incontro successivo di questo intruppatissimo programma della settima edizione del festival di cultura digitale, quello cioè intitolato ”Storie e pixel. Videogiochi e narrazione”, affidato a Roberto Genovesi.
Medioera 2016 va già di corsa
di Andrea Arena
Primo giorno frenetico, tra agenda digitale, videogiochi, Erasmus e chicche
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