“Il vostro percorso formativo non termina oggi ma continua per completare il bagaglio professionale ed etico-morale di cui in questi mesi avete iniziato ad appropriarvi. La nostra missione, infatti, è quella di formarvi quali comandanti rispettati soprattutto per quello che sarete in grado di trasmettere ai vostri dipendenti in termini di esempio, di coraggio, di senso della disciplina ed etica del dovere”. Con queste parole, il generale Gabriele Toscani De Col, comandante della scuola sottufficiali dell’esercito, ha parlato ai 201 allievi marescialli del 18° corso “Lealtà” che hanno prestato giuramento nella caserma Saloni di Viterbo.
Alla presenza delle autorità, tra cui il capo di stato maggiore dell’esercito Danilo Errico, il vescovo Lino Fumagalli, il sindaco Michelini e il rettore dell’Unitus Ruggieri, e dei numerosissimi e orgogliosi parenti giunti a Viterbo da ogni parte d’Italia, i 201 ragazzi hanno, dunque, concluso una prima parte della loro esperienza nell’Esercito per dedicarsi anima e corpo al futuro che li attende.
capo di stato maggiore
Emozionante e solenne la cerimonia di giuramento, durante la quale sono intervenuti anche il capo di stato maggiore e il sergente Andrea Adorno, medaglia d’oro al valor militare per il coraggio e la determinazione mostrata durante l’operazione “Maashin IV” portata avanti nel villaggio di Bala Morghab in Afghanistan, nel corso della quale è rimasto seriamente ferito a una gamba. Un grande esempio, dunque, per i nuovi allievi marescialli che si apprestano a seguire le sue orme.
Il 18° corso, i cui frequentatori sono giunti a Viterbo il 29 ed il 30 settembre dello scorso anno, è formato appunto da 201 allievi marescialli, tra i quali 19 donne. Di questi, 139 provengono dal concorso pubblico ed i restanti 62 sono stati reclutati fra i sergenti ed i volontari in servizio permanente della forza armata. E proprio a loro è andato l’augurio espresso dal generale Toscani De Col: “Quello che vi esorto a tenere bene a mente è che la scelta di vita che avete fatto vi impone di anteporre il bene comune agli interessi personali. Così facendo sarete in grado di cambiare il mondo”.