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Il fieno alla canapa re sul Gambero Rosso

Felice Arletti e il made in Tuscia protagonisti sul numero di aprile del magazine

gambero rossoIl Gambero Rosso punta i riflettori su Canepina grazie al suo particolare fieno alla canapa. Sul numero di aprile del prestigioso mensile enogastronomico, infatti, sono protagonisti la canapa e la qualità made in Tuscia. Dopo il recente successo alla trasmissione televisiva “La prova del cuoco”, il giovane gastronomo Felice Arletti, proprietario dell’Agriristoro “Il Calice e la Stella” di Canepina, conquista ancora una ribalta nazionale con la sua specialità, il fieno canepinese alla canapa, e il progetto “I love Canapina”, la prima edizione della Fiera provinciale della Canapa, in programma il 21 e 22 maggio nel paese cimino. Felice Arletti è il primo e finora unico ristoratore italiano ad aver dedicato alla canapa, pianta che inoltre ha dato il nome a Canepina, un intero menù, dall’antipasto al dolce, mentre come azienda agricola darà presto il via alla semina del suo personale impianto di coltivazione. In un viaggio tra forre, acqua e vulcano, il Gambero Rosso descrive come il territorio prova a contrastare la crisi ridisegnando la sua identità.

Oltre alla canapa, il magazine si focalizza su altre aziende del territorio e sottolinea la qualità delle farine dell’azienda Capati e la sua particolare attenzione alle farine gluten free macinate rigorosamente a pietra, la ricotta e le carni di Andrea Pellegrini, i formaggi bio di Roberto e Duilio e il fiocco della Tuscia a crosta fiorita del caseificio Chiodetti. Sempre sul mensile si parla poi di un prodotto di nuova generazione e recentissima nascita: la birra Borgia, dedicata a Papa Alessandro VI, birrificio di stile inglese con impianto da 500 litri, prototipo di Stefano Gavazzi che insieme a Monica, Alessandro e Roberto Marrone gestisce l’enoteca Stappo di Civita Castellana. Finendo in dolcezza, il Gambero Rosso mette in luce le ghiottonerie della famiglia Morelli con il figlio Leonardo che fa mostra nella sua gastronomia degli immancabili frittelloni di Civita Castellana e le contaminazioni dolciarie e culturali della pasticceria Isanti di Corchiano, dove Emanuele e Monia (la moglie) producono dolci tra musica, libri e degustazioni a base di sole eccellenze locali e nazionali.

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