16112024Headline:

Fondi europei per le Pmi più innovative

Un nuovo strumento finanziario messo a disposizione da Banca di Viterbo e Fei

La presentazione di Innovfin nella sede della Banca di Viterbo

La presentazione di Innovfin nella sede della Banca di Viterbo

Sul tavolo ci sono 10 milioni di euro tondi tondi. Ma potrebbero pure aumentare visto che la dotazione complessiva ammonta a 9o cucuzzoni sull’intero territorio nazionale (e magari se da altre parti non li spendono tutti…). Come che sia, si tratta di uno strumento innovativo messo a disposizione dalla Banca di Viterbo che intende così manifestare concretamente la sua vocazione di “banca del territorio”, con un sostegno reale alle aziende. Innovazione è la parola d’ordine perché il finanziamento è destinato proprio alle piccole e medie imprese (quello che caratterizza maggiormente il tessuto economico locale) che scelgono la strada della novità per migliorare la produzione o per partire alla ricerca di nuovi mercati. “I fondi – spiega Luigi Furore, consulente esterno per conto di IC Satellite – non sono necessariamente riservati alla new economy, ma il campo di intervento è molto più amplio purché ci sia innovazione di processo e di prodotto. Qui nella Tuscia, ad esempio, non è affatto detto che debbano essere escluse imprese nel settore agricolo e agro-alimentare, che appartengono evidentemente alla old economy. La caratteristica fondamentale è che si punti al rinnovamento che può riguardare gli impianri produttivi o il tipo di coltura o l’internazionalizzazione”.

“La novità fondamentale – interviene il direttore generale Massimo Caporossi – è che la garanzia è a carico della banca, non più dell’impresa. Si tratta di uno strumento per lo sviluppo del territorio che, peraltro, è stato concepito con la massima flessibilità. I tassi di interesse sono in generale molto bassi, si va dall’1,9% al 2,5-3%: dipende dal piano di rientro, che può essere concepito anche con un unico ammortamento dopo 2-3 anni dalla concessione del prestito”.

Imprenditori particolarmente interessati ai nuovi fondi messi a disposizione dalla Fei

Imprenditori particolarmente interessati ai nuovi fondi messi a disposizione dalla Fei

Ma chi ci mette materialmente i soldi? Il Fei, Fondo europeo per gli investimenti, che è controllato totalmente dalla Bei (Banca europea degli investimenti): si sta parlando di istituzioni bancarie tutte caratterizzate dalla tripla A e quindi il massimo dell’affidabilità a livello internazionale. A proposito, lo strumento di chiama Innovfin e non prevede particolari incombenza burocratiche, anche se va messa in conto una fase istruttoria “nella quale – aggiunge Caporossi – la banca più che erogatore di danaro, diventa un vero e proprio consulente a disposizione per studiare insieme la formula più appropriata”.

”Gli importi dei finanziamenti sono variabili, dai 25 mila euro a qualche milione – sottolinea Raimondo Tamantini, responabile del sttore crediti agevolati della Banca di Viterbo – c’è spazio per tutte le esigenze. Così come si può decidere di rientrare del finanziamenti in due o tre anni, progettando dunque la restituzione della somma presa. E’ un prodotto innovativo e modulabile”.

Insieme alla banca e al Fei, è coinvolto anche il Confidi. Il che consente un’ulteriore chance di abbinare finanziamenti da fonti differenti. ”Questo strumento – conclude Furore – aiuta l’istituto di credito a prendere maggiori rischi nei confronti di imprese più innovative o rischiose. Il tutto è stato possibile grazie all’accurata due diligence svolta dalla banca viterbese”.

 

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