Come (ri)pensare una città dal punto di vista artistico e culturale. Si parla di un agglomerato urbano qualunque, naturalmente, e il progetto è del Consorzio biblioteche che propone cinque appuntamenti tra marzo e aprile, raggruppati nell’iniziativa “Visioni di sabato”. Con tanto di spiegazione inclusa: “Letture urbane idealiste, personali e emozionali per percepire, comprendere e abitare le città”. Magari una città invisibile, immaginaria, utopica per certi versi; magari anche Viterbo (perché no?). Se i ragionamenti che si faranno sono validi per Amsterdam o New York, lo sono anche per un piccolo capoluogo di provincia. “Da quanto tempo – chiosa il commissario straordinario Paolo Pelliccia – qui da noi non si parla di sviluppo, di arredi, di funzione sociale delle piazze e degli spazi pubblici? Si è pensato solo a costruire case…”.
Ad affrontare tematiche di un certo spessore un gruppo di tecnici e urbanisti di fama internazionale che porteranno il loro punto di vista, peraltro già illustrato in alcune pubblicazioni, evidentemente di settore e destinate ad un pubblico particolare, ma pur sempre utilizzabili come base per un discorso più ampio che possa investire ed interessare anche il capoluogo della Tuscia. Si comincia sabato prossimo con Marida Talamona, architetto, che affronta il tema “Monsieur visionnaire, Le Corbusier”, del quale quest’anno ricorre il cinquantesimo della morte e soprattutto “colui che ha maggiormente influenzato il modo di percepire e abitare la città e l’architettura contemporanea”. Si prosegue sabato 19 con Alberto Bertagna, anch’egli architetto e autore di “Tic Tac City”, un libro in cui si narra “un viaggio tra pensieri, riflessioni e considerazioni sulla città attuale”. In aprile, il 9, Mario Spada e Mariateresa Aprile (curatrice della rassegna) discutono sul tema “Abitare lo spazio urbano”, dedicato all’uso migliore degli spazi pubblici, “strumento per ricostruire una rete di spazi collettivi, dove riattivare la vita di relazione e riappropriarsi di quella pubblica”. A seguire, sabato 16, Alessandra Pioselli, curatrice d’arte, si cimenta in “Dimensione e reinvenzione artistica dello spazio urbano”; chiusura il 23 con il giornalista Angelo Crespi impegnato su “Percezione, lettura e racconto”.
“Non crederemo a tutto quello che ci verrà raccontato – scrive nelle note introduttive la coordinatrice degli incontri Mariateresa Aprile – ma certo ascolteremo con attenzione e curiosità”. Un messaggio elevato, ma la cultura (“che da noi sarà sempre gratis perché è di tutti”, conclude Paolo Pelliccia) ha bisogno di continui stimoli e sollecitazioni: vale la pena accettarli.