Kitchen, la cucina in cartone della Coop
Se è vero che le vere rivoluzioni dovrebbero partire dal salotto di casa, qui siamo andati addirittura oltre. Niente divano e copertina, perciò. Meglio trasferirsi direttamente con le zampe sotto la tavola. Meglio partire da Kitchen.
E dunque, cosa sarebbe questo Kitchen? Semplice, è una struttura mobile in cartone pressato che riproduce una vera e propria cucina domestica. Allestita nelle scuole che partecipano ai laboratori di Educazione al consumo consapevole organizzati da Unicoop Tirreno. Un laboratorio, per stringere, coinvolgente e interattivo, durante il quale gli educatori Ecc spiegano ai ragazzi i viaggi che i prodotti alimentari compiono prima di giungere, appunto, sulle tavole.
Fronte viterbese. Dallo scorso 29 febbraio Kitchen ha trovato dimora dentro la scuola “C.D. Ellera” di piazza Gustavo VI Adolfo. Lì rimarrà fino al prossimo 17 marzo, coinvolge nelle sue attività addirittura 25 classi delle primarie. Terminata la permanenza nel capoluogo proseguirà il suo viaggio in tante altre città, abbracciando quasi 6.000 tra bambini e ragazzi.
“Nell’ambito del progetto di Educazione al consumo consapevole – spiegano i vertici di Unicoop Tirreno – abbiamo progettato una nuova modalità e un nuovo strumento con cui affrontare con i più giovani il tema delle relazioni tra ciò che arriva sulle tavole e l’ambiente da cui le risorse provengo e a cui ritornano sotto forma di scarto o di rifiuto. Nel mezzo c’è la cucina, l’ambiente domestico, la Kitchen in cui i ragazzi potranno riconoscere un habitat noto e familiare”.
La scuola Ellera che ospita Kitchen
Bene. Ma cosa si fa dentro al cartone pressato? “Le classi vengono inviate ad indagare sui percorsi che i prodotti hanno fatto – sempre loro – le famose filiere alimentari, e sui viaggi che essi compiono nella cucina stessa. Dalla conservazione alla trasformazione, passando per le etichette. E poi ancora, tra utensili, fornelli, frigo e dispense, fino all’ultima tappa, quella della pattumiera, per ragionare sullo spreco e sullo smaltimento delle risorse”.
Si prende pertanto un tema serio e fortemente attuale, e lo si sviscera attraverso una modalità didattica interattiva. Studiata ad hoc a seconda del pubblico di riferimento.
