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I primi anni 70 anni del Barco Murialdina

Tante iniziative per festeggiare. E in futuro il sogno è il campo in sintetico

Il presidente del Barco Murialdina Sergio Pollastrelli con il sindaco Leonardo Michelini

Il presidente del Barco Murialdina Sergio Pollastrelli con il sindaco Leonardo Michelini

Settant’anni di storia, settant’anni di sport. Settant’anni di calcio a Viterbo, perché la storia dell’Asd Barco Murialdina, che compie 70 anni in questo 2016, è un po’ la storia di quasi tutte le società calcistiche del capoluogo. Sport e vita sociale, calcio e etica insieme: su questi filoni in questi sette decenni si è sviluppata e ha prosperato l’attività del club rionale rossoblu, che ha messo in campo una serie di iniziative – presentate in Comune – per celebrare questo importante traguardo. E’ emozionato, il senatore Sergio Pollastrelli, quando nella sala del consiglio comunale ripercorre passo dopo passo la storia della società. “In vita mia di iniziative ne ho presentate tante, ma questa per me è davvero particolare – dichiara -. Tutto nasce con la Murialdina 1946, che ha iniziato la sua attività sportiva all’oratorio San Pietro dei padri Giuseppini del Murialdo, un’istituzione oratoriale che nella Viterbo dei primi anni del dopoguerra non solo ha rappresentato una scuola sportiva ma, e lo dico perché l’ho vissuto personalmente, una vera scuola di vita’’. Non era facile la vita in quegli anni, con ancora nella mente l’incubo della guerra appena finita e una ricostruzione da inventare. Eppure da Pianoscarano è partita un’avventura che dura ancora oggi e che festeggia i suoi primi settant’anni.

“La Murialdina 1946 è stata linfa vitale – continua il senatore Pollastrelli -, il seme dell’albero genealogico di tante successive importanti organizzazioni sportive, poi ramificatesi sul territorio di tutta la città. Quell’esperienza raccolse, specie in quegli anni difficili, tanti giovani sbandati. L’oratorio era il rifugio di tanti ragazzi e da lì si sono staccate tante ‘costole’ da cui si sono originate attività sportive, eredi della Murialdina, come il Pianoscarano 1949. La Murialdina è stata genitore di altre società sportive che oggi ancora esistono”.

Il campo del Barco Murialdina

Il campo del Barco Murialdina

Il club rossoblu ha contribuito anche all’espansione della città verso i quartieri periferici, anche allontanandosi dalla natia Pianoscarano. “Seguendo la crescita di altri quartieri di Viterbo, andò  ‘oltre le mura’”, racconta ancora Sergio Pollastrelli e ascoltarlo è un vero piacere. Affianco a lui, il sindaco Leonardo Michelini annuisce e sorride. “La Murialdina ‘prolificò’, seminando i suoi buoni frutti verso i quartieri più nuovi, i Cappuccini, il Murialdo, la Mazzetta – ricorda -. La parrocchia del Murialdo ancora non c’era, quindi l’attività sportiva si faceva alla Verità, che aveva un campetto dove nacque la Stella Azzurra. Anche io mi trasferii in zona e i miei figli stessi hanno iniziato a fare calcio proprio lì: il presidente allora era l’ingegner Mercanti. Poi quando nacque la parrocchia del Murialdo si trasferirono nel campo davanti al PalaMalè (che oggi, per la cronaca, purtroppo non esiste più, spazzato via da quintali e quintali di cemento divenuti appartamenti, realizzati con materiali di ultima generazione, ndr) dando vita al Barco Murialdina. In quegli anni io e Mercanti eravamo avversari in consiglio comunale, ma fummo sempre uniti nell’intento di dotare la quinta circoscrizione di un campo comunale, che invece già c’era a Pianoscarano. Quella sinergia portò alla realizzazione del campo sportivo del Barco, che ha visto la luce dopo 30 lunghi anni: dal 1970, è stato inaugurato nel 2000 per questioni legate al fallimento della ditta che stava realizzando il quartiere”.

All’alba del nuovo secolo la Murialdina si trasforma di nuovo, vivendo una nuova stagione della sua lunga storia sportiva e sociale. “Io portavo avanti la società Barco La Pila, mentre la Murialdina andava avanti da sé (sotto l’egida dei padri giuseppini, ndr) – riprende Pollastrelli -. Si pose il problema di dare in gestione il nuovo campo. Le due società, con grande disponibilità e lungimiranza, si fusero e nacque l’Asd Barco Murialdina, erede della Murialdina 1946 che oggi compie 70 anni. Un’operazione ben riuscita, che da 16 anni ci permette di gestire quell’impianto impianto sportivo, dedicandoci anche a campionati dilettantistici di buon livello”. La storia sportiva del Barco Murialdina è questa, ma la società rossoblu non è solo calcio. “Ci siamo sempre dedicati anche a iniziative etiche e sociali, premiate da riconoscimenti Coni, Figc e Panathlon”, seguita l’ex parlamentare, fiero anche della partnership con la As Roma. Tra queste manifestazioni spiccano i tornei memorial “Cuzzoli e Cortellessa”, per ricordare i militari dell’Arma uccisi negli anni di piombo, che hanno ottenuto il patrocinio del Presidente della Repubblica e la presenza della fanfara dei carabinieri. Poi il memorial per Nelson Mandela, figura rappresentativa dei diritti umani da salvaguardare. In ultimo, ma non meno importante, il torneo dedicato a Nazareno Caporossi, Fausto Scapecchi e Bruno Terzoli, che negli anni a vario titolo hanno fatto parte della società. “Ricordo poi – conclude Pollastrelli – che senza il Barco Murialdina la Viterbese Castrense della famiglia Camilli non sarebbe mai potuta approdare a Viterbo. Fummo io e Mario Corinti, infatti, per evitare che la Viterbese sparisse per sempre, a far firmare qui in Comune davanti al sindaco e all’ex ad della vecchia società gialloblu la rinuncia all’impianto della Palazzina. Favorimmo così l’arrivo della famiglia di imprenditori di Grotte”.

Un campo in sintetico: il sogno del Barco Murialdina

Un campo in sintetico: il sogno del Barco Murialdina

Tornando all’impianto del Barco, questo è stato realizzato in autofinanziamento e la società rossoblu ha vinto un bando per la gestione decennale, poi rinnovabile. Adesso però la sfida verso il futuro è realizzare al suo interno il campo in sintetico, utile a servire gli sportivi di tutta la città: servono circa 350mila euro, ma forse la cifra si potrebbe ridurre se, in una sinergia tra Comune, privati e associazioni sportive, si riuscisse a far rete territoriale. Lo spera l’intera città, e tutti i rappresentanti delle istituzioni presenti nella sala del consiglio di Palazzo dei Priori – Comune di Viterbo, Fondazione Carivit, nella persona del presidente Mario Brutti, imprese private e Asd Barco Murialdina – si sono impegnate a lavorare in tal senso. Sarà la volta buona? Lo scopriremo solo vivendo, ma intanto, c’è da scommetterci, la storia del Barco Murialdina andrà avanti verso altri importanti traguardi.

Questo, infine, il programma delle iniziative per i festeggiamenti del Settantennale: dal 21 al 23 marzo Festa di primavera 2016 al campo del Barco, che prevede stage con circa 200 giovani delle scuole elementari Canevari e Fantappiè e anche il triangolare con i settori giovanili della Roma e del Calcio Tuscia. Il 7 aprile e il 27 maggio, poi, festa di fine corsi e consegna di curriculum di sostegno alle maestre, formate dalla società per la promozione di un’attività sportiva di qualità nelle scuole.

 

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