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Distruzione di Castro, assolta donna Olimpia

Al processo storico a Ronciglione la nobile dei Pamphilj se la cava con l'insufficienza di prove

L'intervento di Apolloni, difensore

L’intervento di Domenico Apolloni, difensore dei Pamphilj

Assolta per insufficienza di prove. Olimpia Pamphilj Maidalchini, imputata nel processo storico per la vicenda della distruzione di Castro, se la cava con un verdetto di assoluzione. Non con formula piena, ma con quella della insufficienza di prove. Sala gremita nella magnifica Rocca di Ronciglione “I torrioni” ,  messa  a disposizione per il progetto “Sulle orme di Olimpia” dal proprietario Luigi Stirpe, sollecitato da Grazia Letizia Pisquizi che ha sovrinteso all’organizzazione della serata.

Introdotti da Lorenzo Bongiorni, i  due brillanti difensori delle famiglie Farnese e Pamphilj (rispettivamente Colombo Bastianelli e Domenico  Apolloni, hanno intrattenuto con verve la platea raccontando dettagli storici talvolta ignorati dalla storiografia ufficiale e relativi alle principali figure coinvolte nella vicenda della seconda Guerra di Castro distrutta, secondo modalità a tutt’oggi da chiarire, tra il settembre e il dicembre 1649. Dopo gli interventi alternati di Apolloni e Bastianelli la giuria,  presieduta dal magistrato Solveig Cogliani e composta dal sindaco di Ronciglione Alessandro Giovagnoli, Luigi Stirpe, Enrico Cruciani (presidente del Rotary Club Viterbo Cimina), Annalisa Scarponi Ricci, Letizia Grazia Pisquizi (Found Rising A.I.S.A.)  si è riunita per decidere il verdetto con il quale ha assolto Donna Olimpia Maidalchini Pamphilj.

La replica di Colombo Bastianelli, "legale" dei Farnese

La replica di Colombo Bastianelli, “legale” dei Farnese

Al verdetto è seguita la visita della splendida Rocca Della Rovere – Farnese edificata già alla fine del XI secolo (la prima notizia certa della sua esistenza è del 1103), e divenuta alla fine del Trecento di proprietà del potente Francesco di Vico, che aveva in quegli anni esteso il proprio dominio da Viterbo su tutta l’area circostante. Dopo varie vicende, nel 1526 il castrum di Ronciglione venne assegnato da Clemente VII (1523-1534) al cardinale Alessandro Farnese senior in “vicariato a vita”, divenendo così il primo nucleo di una contea che verrà associata dal futuro pontefice al Ducato di Castro, istituito per il figlio naturale Pier Luigi nel 1537. Nel 1527 paese e rocca furono saccheggiati dalle orde dei Lanzichenecchi sulla strada per Roma e, in seguito al Sacco, il cardinale Farnese si dedicò ad alcuni restauri e migliorie della rocca, trasformandola in residenza nobiliare. Tornato al Patrimonio della Chiesa dopo la caduta di Castro (1649)  con l’intero territorio di Ronciglione, il complesso è stato oggetto di un recente restauro conservativo che ha recuperato sia l’architettura, sia gli interessanti affreschi cinquecenteschi interni, che i partecipanti al processo hanno potuto ammirare con la guida d’eccezione del proprietario, Luigi Stirpe.

Il progetto “Sulle orme di Olimpia” prosegue sabato 2 aprile presso il Castello di Alviano o Rocca Doria-Pamphili , in provincia di Terni,  con la conferenza di Colombo Bastianelli, Elisabetta Gnignera e Luca Salvatelli sulla figura di Olimpia Maidalchini Pamphili.

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