Dice: dov’è che posso trovare un paio di Grammy awards? Ma chiaro, a Castiglione in Teverina. Sennò in quale altro posto?
Ora, a leggerla così pare quasi una bestemmia. La verità però è che due colossi mondiali, panorama musicale, si affacceranno realmente nella Tuscia. E non a Viterbo (tanto per rimarcare il concetto). Ma proprio nel borgo teverino.
Il Tuscia in jazz scalda i motori. Presentando al pubblico di riferimento (che storicamente proviene da ogni pinzo del mondo) un’accoppiata da capogiro.
In meno di un mese infatti, e più precisamente il 26 marzo ed il 25 aprile, eccoti Donnie Mc Caslin e Robert Glasper (per chi non li conoscesse non è ancora reato, ma c’è sempre Wikipedia).
Dove? Chiaro, al Museo del vino. Il Muvis. Struttura galattica, moderna e unica nel suo genere, che ha bisogno di essere lanciata ed ha deciso di puntare forte proprio sulla collaudata rassegna di Italo Leali.
Mc Caslin si presenterà in quartetto, il “Fast future”. E per rimarcare ancor più quanto di buono si faccia, basta dire che gli elementi della band non si esibiranno e basta. Di giorno indosseranno pure gli abiti da insegnante, per regalare ai ragazzi dei seminari (oltre cento, con passaporti totalmente differenti) un’esperienza irripetibile.
Il sassofonista si è guadagnato una nomitation al Grammy per il miglior solo strumentale nel brano Stadium jazz dell’album Casting For Gravity del 2012. La sua musica ricalca i fasti del jazz elettronico anni ’70. Recentemente ha condiviso la sua line-up con l’ultimo progetto-testamento di David Bowie, nell’album Blackstar. In questo tour, oltre al suo compagno abituale Jason Lindner, si avvale della presenza del bassista australiano Matt Clohesy e del batterista Nate Wood.
Il concerto sarà preceduto da una cena a base di prodotti del territorio, accompagnata dai vini della teverina.
E passiamo a Robert Glasper, col suo gruppo Experiment.
Vincitore del Grammy Award del 2013 nella categoria “Best R&B album” con il suo quinto lavoro “Black Radio”, Glasper suonerà qua in una delle sue due uniche date in Italia. Pianista dalla solidissima preparazione, si propone oggi regolarmente in settings diversi e complementari: al tradizionale e classico piano jazz trio alterna proprio l’Experiment, dove l’influenza dell’hip-hop è più marcata ed evidente.
E queste sono solo le gemme di un canovaccio ricchissimo. Da non perdere.