Quando si torna a trattare di un tema tanto delicato quanto attuale, forse è bene ripartire da dove ci si era lasciati. Perciò in cima metteremo ciò che lo scorso 8 settembre abbiamo posto in coda. E cioè le parole di David Holmgren.
“Le strategie ‘dal basso verso l’alto’ più rilevanti partono dall’individuo e si sviluppano attraverso l’esempio e l’emulazione, fino a generare cambiamenti di massa. La permacultura non ha come obiettivo principale quello di far pressione su governo e istituzioni per cambiare la politica. Ma quello di permettere a individui, famiglie e comunità locali, di accentuare la loro autosufficienza e autoregolazione. Tale approccio si basa sulla consapevolezza che una parte della società è pronta, disponibile e in grado di cambiare il proprio comportamento, se crede che ciò sia possibile e rilevante. Questa minoranza socialmente ed ecologicamente motivata rappresenta la chiave di volta di un cambiamento su larga scala”.
Ecco, codeste buone pratiche pare siano divenute il centro di gravità permanente di una combriccola geolocalizzata nel viterbese. A Bolsena, per la precisione.
Sul lago, come poi già scritto proprio in estate, si snocciola il festival della permacultura. Una settimanata stretta di incontri, dibattiti, concerti, “mani in pasta”, e chi più ne ha più ne metta, volta a sensibilizzare un pubblico che cresce con velocità e consapevolezza.
Così, giacché la cosa funziona, si è pensato di estendere il tutto anche agli altri mesi dell’anno. Di delineare un calendario fortemente intelligente, che spazia e che fornisce continui argomenti di dibattito.
La cosa è partita lo scorso 3 marzo, volgendo lo sguardo all’European permaculture convergence, attraverso le parole di Anna Satta, nel suo “Vegan è possibile”. Un battesimo forse radicale, ma che presto si allargherà a mille ramificazioni. Che riportiamo nei titoli, nei promotori e nelle date. Il 13 ecco “Automassaggio” di Milena Bonazza. Il 20 “Abitare il corpo”, Laura Giarolli. Aprile: il 3 “Utopia del paesaggio”, Luca Puri; il 10 “Ecologia delle fiabe”, per coinvolgere anche i pupi, con Ursula Mainardi; il 17 “Autocostruzioni”, Sara De Bellis. “Microrganismi”; il 24 e con Saviana Parodi Delfino.
A maggio si parte con “Giardini commestibili”, l’8 e per voce di Tashina Petersson. Il 15 “Cibi fermentati”, Carlo Nesler. Il 22 “Suolo e cromatografia”, Anna Benzoni. Giugno, il 5: “Em, tecnologia microrganismi effettivi”, Vanni Ficola. “Contatto empatico”, il 12, di Stefania Gontero. Il 19 “Riduco, riuso, riciclo”, Luca Bonfili. Chiude il 26 “Depurare le acque”, Stefano Mattei.
Puntata extra già pianificata, a ridosso della quinta edizione del festival settembrino, “15oresottosante”, il 27 agosto al rione Sotto Sante.
Il lungo percorso di approfondimento si svolgerà inoltre tra la libr’osteria “Le sorgenti” e la sede dell’associazione Idea. Workshop, incontri e lezioni sono gratuiti. Ulteriori informazioni si possono trovare sul sito internet o sulla pagina Facebook della rassegna.