Una giornata indimenticabile, di quelle da scolpire nella storia del calcio cittadino, e magari da ricordare, tra qualche anno, come l’inizio di qualcosa. La Viterbese piega il Grosseto, nobile decaduta, e fa un regalo grosso così a Piero Camilli, che a questa partita teneva in modo particolare perché fino allo scorso anno era il proprietario della società maremmana. Non solo: il Rieti inciampa a Genzano (sconfitta 3-2 all’ultimo secondo) e allora ecco che la domenica di pioggia diventa meravigliosa per i tifosi gialloblu, perché con 57 punti la capolista allunga a +4 sui sabini, che prossimamente verranno ospiti del Rocchi.
VITERBESE – GROSSETO 1-0
Viterbese (4-3-1-2): Pini; Pandolfi, Pomante, Scardala, Fe’; Ansini (34st Pacciardi), Selvatico, Nuvoli; Belcastro (24st5 Boldrini); Invernizzi, Bernardo (10st Vegnaduzzo). A disposizione: Mastropietro, Perocchi, Dalmazzi, Mbaye, De Sena, Neglia. Allenatore: Federico Nofri (squalificato: in panchina Giacomo Russo)
Grosseto (4-3-3): Gagno; Ungaro, Di Giorgio (40st Patierno), Nichele, Schettino; Lavopa, Libutto, Vaccaro (38st Cremonini); Olivieri, Palumbo, Di Gennaro (3’st Nappello). A disposizione: Lanzano, Peana, Baylon, Migliaccio, Lauria, Battaglia. Allenatore: Nevio Orlandi
Arbitro: Cudini di Fermo (Teodori – Lanese)
Marcatori: 18pt Invernizzi
Note. Ammoniti: Selvatico (V), Schettino e Nichele (G). Angoli: 3-3. Spettatori tremila circa. Recupero: 0pt 3st
LE PAGELLE
Pini 7.5 Freddo, anzi glaciale in ogni circostanza. Era un ex, ma non lo dà a vedere, neanche nel primo tempo, quando alle sue spalle stanno appollaiati i tanti tifosi maremmani (che non gli riservano certo attesti di stima). Due interventi d’istinto, coi pugni, che valgono che parecchio, e che il Donnarumma gialloblu sfodera con classe.
Pandolfi 6 Il campo infame nel limita le sortite.
Fe’ 6 Idem come sopra, con un neo in più: nel finale, quando la Viterbese è accerchiata, buca un pallone pericoloso, che poi per fortuna Olivieri sparacchia fuori. Il nonno, in tribuna, s’incacchia di brutto.
Pomante 6.5 Gioca lui o gioca Dierna cambia poco, la cerniera è ben tirata su e non si rischiano figuracce.
Scardala 7 Nella risaia sembra a suo agio meglio di una mondina, ma non è Silvana Mangano, lui è il capitano della Viterbese. Un recupero sontuoso strappa lacrime di commozione in tribuna, lacrime nella pioggia.
Ansini 6.5 Carattere e polmoni, quello che ci voleva in un partidazo del genere (34′ st Pacciardi s.v. Buttato dentro per alzare ancora di più la diga)
Selvatico 6.5 Le sue geometrie non funzionerebbero nella fanghiglia, e allora si dedica a spezzare il gioco altrui e ad aiutare la difesa. Lo fa bene, lo fa.
Nuvoli 7.5 Serve legna per l’inverno, signora? Telefonare Peppe (o Pino?) Nuvoli, e vai sul sicuro. Il caminetto continua a bruciare perché lui ci mette il combustibile. E regala pure l’assist a Invernizzi.
Belcastro 7 Alla faccia dei luoghi comuni e soprattutto dei luogocomunisti: il suo fisichetto e la sua tecnica funzionano, e pure bene. Sarà stata la benedizione ricevuta in settimana da Leonardo Bonucci? (24′ st Boldrini s.v.)
Invernizzi 8 El mejor. Gioca coi cingoli, e dunque non ha problemi di tenuta. Regala qualche spallata a chi prova a dargli fastidio. Spara col cannone quel pallone in rete. Serve altro?
Bernardo 6.5 Esce per infortunio dopo dieci minuti della ripresa, sorretto dal dottor Zucchi. Mezzo voto in meno per gli ingiustificabili calzettoni color carne alti fino al ginocchio. Perché? (10′ st Vegnaduzzo 6.5 Ruggisce nel finale, per la gioia dei numerosissimi fans)