Poche parole, tanti fatti? Dopo una settimana particolare, segnata in parte dal pari di Castiadas e da un silenzio stampa voluto fortemente dal patron Piero Camilli per certi sensi assordante, la Viterbese si ributta sul campionato, il miglior modo per cercare di soffocare le tensioni e spazzare via di netto i venti di tempesta. Al “Rocchi” (ore 14.30) sbarca la Nuorese, che arriva dall’isola anch’essa con la tormenta alle spalle, e sette giorni altrettanto complicati, con dimissioni in panchina prima confermate e poi rientrate.
Un crocevia fondamentale per i gialloblu. Che dopo aver riperso la vetta, ancora una volta nella ”maledetta” Sardegna di questa stagione, sarà chiamata a rispondere subito presente, senza possibilità di errore. Ne è pienamente consapevole la squadra, e soprattutto il tecnico Federico Nofri, messo sulla graticola con troppa facilità dopo la frenata dell’ultimo turno, e condannato (nonostante abbia fatto maledettamente bene: 17 risultati utili e una sconfitta in 18 partite) a vincere per tenere salda una panchina che la scorsa domenica ha traballato non poco.